Federcaccia di Ravenna ha realizzato con l’autorizzazione della Regione E.R. una struttura in via Manzoni, località Lido Adriano, adiacente all’argine sx dei Fiumi Uniti , denominato “IL VOLTONE 3”, all’interno della quale si svolgono gare cinofile e dove vengono addestrati e sgambati i cani.
Il vecchio detto degli abitanti delle colline Romagnole, “Cane non mangia cane”, sembra non sia più attuale.
Infatti il giorno giovedì 13 marzo u.s., ai presenti nel campo di addestramento cani di Federcaccia, si è presentata una scena raccapricciante: tre cani di cui due di media taglia, presumibilmente Pitbull, e un meticcio di grossa taglia (circa 80 kg.) rincorrevano un cane da caccia di piccola taglia, di razza Epagneul Breton, che il proprietario aveva portato lì per la sgambatura giornaliera. Una volta agguantato l’impaurito cane da caccia, gli aggressori hanno iniziato a passarsi e lanciare in alto la povera bestiola ,fino a ridurlo in fin di vita , sotto gli occhi del proprietario impossibilitato ad intervenire per non fare la fine del proprio cane. Successivamente è stato portato in gravissime condizioni e prognosi riservata presso la clinica veterinaria di Russi, ove a tutt’oggi si trova ricoverato.
Questi tre cani, senza sorveglianza e liberi di scorrazzare per tutto il campo, sono stati attribuiti dalle Forze dell’Ordine al proprietario di un capanno da pesca presente sull’argine del fiume. Dal comportamento e dalla assiduità della loro presenza, si evince che il campo di addestramento fa parte del loro territorio di azione, difficilmente da loro abbandonabile se lasciati liberi. Lo dimostra, a conferma, il fatto che domenica scorsa 16/ 03 si è svolta una gara cinofila ed è stato necessario l’intervento della Polizia Locale per permettere il corretto svolgimento della gara. Solitamente alle attività che si volgono all’interno del campo partecipano come spettatori i figli e/o nipoti di tutte le età, potenzialmente vittime dei cani. L’atmosfera che si è venuta a creare con questi episodi porta a non frequentare più il campo per non correre il rischio di essere aggrediti.
Si auspica che la situazione non venga a degenerare e comunque che l’Autorità Pubblica intervenga con provvedimenti concreti e definitivi al fine di scongiurare il ripetersi di tale grave e pericolosa situazione


























































