“Alla luce del comunicato stampa di ieri del PD di Brisighella, vorrei far presente, che, se bastasse solo fare un’ interpellanza parlamentare per risolvere il problema della linea Faentina, l’avrei fatta già da tempo.
Purtroppo la questione è molto complessa in quanto un numero consistente delle colate che interessano il nostro tratto ferroviario sono per lo più in terreni di proprietà privata e spesso si trovano in rivali di qualche decina di metri dove al massimo vengono coltivati pochi filari di ulivi e quindi i proprietari non hanno troppo interesse a ripristinarle.
È chiaro che occorre un’azione sinergica, da parte di tutti gli enti, che preveda deroghe alle normali procedure. Da parte mia ho già, più volte, parlato con i vertici di RFI, ho sottoposto il problema sia al Ministro Musumeci sia al Vice-ministro Bignami e contemporaneamente sono in contatto con la Struttura Commissariale. Infatti, giovedì prossimo il gen. Figliuolo sarà a Brisighella proprio per prendere contezza della situazione.
Se c’è qualcuno che latita in questa partita invece è proprio la Regione.
A questo proposito vorrei segnalare che in una videoconferenza di qualche mese fa, presenti la sottoscritta, i sindaci interessati dalla linea Faentina e la Regione, alla proposta di RFI di far ripartire i treni seppur con tutte le limitazioni, compresa la sospensione in caso di allerta meteo, fu proprio l’assessore regionale ai trasporti che si dichiarò contrario sostenendo che fosse meglio continuare con gli autobus. Fortunatamente prevalse, anche su mia sollecitazione, la proposta di RFI altrimenti i disagi per i nostri cittadini sarebbero stati maggiori, considerato che gli autobus non hanno mai funzionato con regolarità.
Io utilizzo la Faentina ogni settimana per recarmi a Roma e ho molto a cuore la risoluzione del problema ma allo stesso tempo sono consapevole della sua complessità.
RFI sta impiegando ingenti risorse per ripristinare quanto di sua competenza e i lavori stanno procedendo spediti. Rimane il nodo delle colate nei terreni privati ma confido si possa trovare presto una soluzione che metta tutti d’accordo. Per quanto riguarda le mie interrogazioni in Senato, è vero che ne ho presentata una che riguarda la provincia di Foggia ma se si fosse letto con attenzione ci si sarebbe accorti che io sono solo cofirmataria.
A volte, infatti, succede che i colleghi chiedano la firma anche di altri senatori alle proprie istanze. L’ultima interrogazione a mia sola firma non è pertanto quella riportata nel comunicato bensì quella che riguarda la cava di Monte Tondo a Casola dove ben più di 100 lavoratori rischiano di perdere il posto perché il PD regionale, dopo un blitz del comitato tecnico-scientifico che non ha neppure coinvolto gli enti interessati, ha avallato l’allargamento dei confini del sito Unesco mettendo così a repentaglio la Cava e chi ci lavora.
Il tutto per accontentare i Verdi ambientalisti che consentono al PD di avere la maggioranza in Regione.
Il copione è sempre lo stesso, ormai lo conosciamo. D’altronde è anche il motivo per cui non sono mai state fatte tutte quelle opere di prevenzione (pulizia dei fiumi, casse di espansione, etc) che avrebbero potuto limitare i danni dell’alluvione.
Per il PD purtroppo è più importante tutelare gli uccellini che nidificano nei fiumi che tenerli puliti.
Detto questo, rispedisco, al mittente l’accusa di disinteresse. Capisco che sia iniziata la campagna elettorale e che noi siamo gli avversari ma quello che non capisco è a sostegno di chi viene fatta. Forse il PD dovrebbe prima pensare a trovare un candidato sindaco visto che siamo a metà marzo e il nome è ancora un mistero. Chissà, forse lo troveremo nell’uovo di Pasqua?”