“A seguito della prima devastante alluvione che ha colpito il territorio faentino, l’Amministrazione e i tecnici Comunali avevano deciso di ergere, su un terreno agricolo privato, una sorta di diga alta circa un metro. Questa diga si è rivelata non solo inutile, ma addirittura dannosa”. A dirlo è Andrea Liverani, Consigliere Regionale e Comunale che è intervenuto sulla questione.
“Purtroppo questa diga, rivelatasi poi inutile, ha rallentato il deflusso dell’acqua, danneggiando irrimediabilmente i terreni e le coltivazioni dei privati cittadini, provocando la morte per asfissia delle piante. Inoltre, il Comune ha firmato un’ordinanza che ha impedito, al proprietario del terreno, di intervenire per salvare, a seguito dell’alluvione, le proprie piante” continua Liverani: “Questo è paradossale, ad oggi l’agricoltore non può entrare nel suo terreno per sistemare i danni provocati dall’alluvione e questo rischia di provocare danni irreparabili anche alla fertilità dei terreni”.
Da qui l’atto ispettivo presentato in Comune per chiedere quali azioni l’Amministrazione intenda intraprendere riguardo questa situazione, eventuali misure e/o piani in atto per prevenire situazioni simili in futuro e su quali basi tecniche si è deciso di ergere un ulteriore argine sul terreno agricolo di un privato e chi ha firmato l’ordinanza di divieto di accesso.