“Domani venerdì 28 marzo ore 20.45 al circolo Arci Prometeo, vicolo Pasolini 6, Faenza, si terrà l’incontro “Spezziamo le catene della guerra” organizzato da Faenza eco-logica e Coordinamento No Nato no Guerre.
Interverrà la giornalista Linda Maggiori, attivista di Faenza eco-logica. che per Atlante delle guerre e dei conflitti ha curato il dossier sui fornitori delle armi in Italia e Gabriele Abrotini del Coordinamento regionale No Nato che presenterà l’inchiesta sul sistema della guerra in Emilia-Romagna.
Parleremo del piano di riarmo dell’UE che sta spingendo sempre più aziende della Motor Valley alla conversione (non ecologica) ma bellica. Parleremo dei soldi pubblici spesi nel riarmo e dell’impatto ambientale connesso. Parleremo della catena della logistica, con ferrovieri e portuali che si ribellano ai carichi di armi e chiedono che sia introdotta l’obiezione di coscienza nel luogo del lavoro. E’ di questi giorni la notizia del maxi sequestro di componenti di armi dirette illegalmente a Israele, nel porto di Ravenna, provenienti dal distretto delle armi di Lecco, da un’azienda “civile” che non aveva nemmeno l’autorizzazione per esportare armi. Quindi ai fornitori “autorizzati” dual use si somma il mercato nero di pezzi di armi. Controllare è sempre più difficile e la trasparenza non c’è. Parleremo anche di banche armate che sostengono questo investimento militare e che al contempo fanno “social washing” finanziando musei o attività sociali.”

























































