Un bicchiere di vino rosso, integrato in un modello di Dieta Mediterranea, fa bene alla salute. E’ l’operazione verità lanciata nel corso dell’incontro promosso domenica 2 aprile al Vinitaly di Verona da Coldiretti e Filiera Italia con la partecipazione dei ministri della Salute Orazio Schillaci, dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e degli Esteri, Antonio Tajani, assieme a presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, il segretario generale Vincenzo Gesmundo e il consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia.

Al convegno ha partecipato anche una delegazione di vitivinicoltori ravennati guidati da Alessandra Ravagli, Presidente di Agrimercato, l’associazione provinciale per la promozione dei mercati agroalimentari e della rete di vendita diretta creata da Coldiretti e Campagna Amica. Insieme alla Ravagli, titolare dell’omonima cantina vitivinicola di Ragone di Ravenna, altri produttori ravennati, tutti dediti alla coltivazione di vitigni autoctoni e dall’aver scelto la vendita diretta come approccio al mercato.

“Il convegno – commenta la Ravagli – è stato un’opportunità importante per far sentire la nostra voce e per rispondere con dati scientifici agli attacchi al Made in Italy a tavola, dalle etichettature fuorvianti che vogliono demonizzare il vino nate in seno alla Commissione Ue, alla carne e al cibo sintetico, minaccia concreta alla vera agricoltura di qualità italiana che è invece sinonimo di salute, messaggio che cerchiamo di diffondere ogni giorno tra i consumatori che si avvicinano ai nostri banchi del Mercato di Campagna Amica Ravenna”.

Dal palco del Vinitaly gli esponenti del Governo Meloni hanno chiesto che la battaglia non sia ideologica, come ha sottolineato all’apertura del convegno il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, ma che si sposti sul campo medico e affidata alla scienza.

L’attacco al vino messo in atto dalla Commissione Ue, secondo Schillaci, non ha alcuna base scientifica. Quello che va contrastato è l’abuso e soprattutto il consumo di super alcolici.  La richiesta dell’Irlanda di indicare sulle etichette dei vini che nuoce gravemente alla salute – hanno rilevato Coldiretti e Filiera Italia – si spiega perché in quel Paese l’alcolismo è un problema sanitario nazionale. Il ministro della Salute ha ribadito l’importanza di una dieta corretta ed equilibrata che si identifica nella Dieta Mediterranea.

Il ministro Lollobrigida , da parte sua, ha parlato della necessità di fare chiarezza su vino e carne sintetica. Con il disegno legge, condiviso con il ministro della Salute, appena approvato dal Governo che vieta, produzione, commercializzazione e importazione di prodotti realizzati in laboratorio, il ministro ha detto che l’Italia è la prima nazione libera dalle carni sintetiche. Lollobrigida ha ringraziato la Coldiretti per la raccolta delle 500mila firme contro il cibo in provetta, ma ha aggiunto che contro si sono schierati con il 70% degli italiani anche 2.500 Comuni e la gran parte delle regioni indipendentemente dallo schieramento politico.

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato la lungimiranza del Governo per la scelta di applicare il principio di precauzione, il primo a farlo a livello mondiale. Sul vino Prandini ha ribadito “la necessità di tutelare l’agroalimentare made in Italy e il vino in particolare, forte dei 10mila anni di storia e un patrimonio unico al mondo di vitigni autoctoni. Un settore chiave del sistema nazionale con 14 miliardi di fatturato e 8 miliardi di export.  E dalla distintività – ha aggiunto Prandini – si deve ripartire per rafforzare la politica di internazionalizzazione e accrescere l’export”.