Raccolti e reddito dei produttori agricoli messi a rischio dai cinghiali la cui presenza, negli ultimi giorni, è stata segnalata anche in pianura. Danni provocati dal passaggio dei selvatici sono stati denunciati da diversi agricoltori della Bassa Romagna i cui campi si estendono a fianco della trafficatissima provinciale San Vitale, tra Lugo, Bagnacavallo e Russi.

La presenza degli ungulati, che probabilmente sono scesi dalle colline seguendo i corsi d’acqua raggiungendo l’entroterra in cerca di cibo, non è solo un pericolo per le coltivazioni, ma anche per la sicurezza sulle strade. Proprio pochi giorni fa, lungo l’A26, è avvenuto un gravissimo incidente provocato dalla presenza di due cinghiali sul manto stradale. Lo schianto è costato la vita a due giovani di 32 e 39 anni.

In Italia sono circa diecimila gli incidenti stradali causati ogni anno da animali selvatici – spiega la Coldiretti –  con i cinghiali che sempre più spesso si spingono nei centri abitati. Oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo un’indagine Coldiretti/Ixé – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 75% che li considera un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale. La proliferazione senza freni dei cinghiali – conclude la Coldiretti – sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali. Coldiretti Ravenna, come più volte ribadito, “ritiene indispensabile l’entrata in vigore del nuovo piano faunistico, “strumento fondamentale per tutelare il reddito agricolo e garantire la sicurezza stradale e pubblica ”.