Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato lo “Schema di accordo ai sensi dell’articolo 15 delle legge 241/1990, finalizzato a dotare il centro per l’impiego/ufficio di collocamento mirato di Ravenna di una nuova e più adeguata sede in attuazione del Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro di cui al decreto ministeriale 74/2019”.

La delibera è stata approvata con 16 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 3 contrari (gruppo Alberghini, Lista per Ravenna, il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto), 9 astenuti (CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, il consigliere Marco Maiolini del gruppo Misto, Ravenna in Comune).

L’atto è stato illustrato dall’assessore al Patrimonio Massimo Cameliani che ha evidenziato come il rafforzamento dei servizi pubblici per il lavoro rappresenti, anche attraverso l’emanazione delle recenti normative, un obiettivo prioritario per tutti gli Enti pubblici interessati e che il notevole incremento del numero di operatori nei Centri per l’impiego, conseguente all’attuazione del Piano Straordinario di Potenziamento varato dal governo, comporta l’esigenza di dotarsi di nuove e/o più adeguate sedi che permettano all’offerta complessiva dei servizi al cittadino e all’utente di crescere in termini sia quantitativi che qualitativi; in tale direzione si colloca l’esigenza di dotare ogni centro per l’impiego di strutture adeguate e del miglior assetto logistico.

Partendo da queste premesse, è stato predisposto lo schema di Accordo tra l’Agenzia regionale per il Lavoro Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Ravenna che in sinergia si impegnano a dotare il Centro per l’impiego/Ufficio del collocamento mirato di Ravenna di una nuova sede che è stata individuata nell’edificio di proprietà provinciale che si trova in via di Roma, angolo via Venezia. Sono stati quindi definiti i rapporti tra le parti per la concessione della sede e la realizzazione del progetto di ristrutturazione e ammodernamento.

Tra gli impegni dell’Agenzia regionale la corresponsione al Comune, ai fini del successivo trasferimento alla Provincia, di un contributo finanziario dell’81,82% del costo complessivo dell’intervento, pari a 1.800.000 euro comprensivo dell’importo relativo ai lavori di adeguamento, come quantificato nel progetto di fattibilità tecnica ed economica, delle spese di progettazione e degli oneri di sicurezza.

Dal canto suo la Provincia si impegna a fornire all’Agenzia Regionale per il Lavoro la nuova sede nella forma del comodato d’uso gratuito per un periodo minimo di venticinque (25) anni e a realizzare sull’ immobile i lavori di riqualificazione e ammodernamento, concordati con Agenzia e Comune, nonché a contribuire finanziariamente al costo complessivo dell’intervento, in relazione ai lavori sulle parti comuni dell’edificio, nella misura del 4,55%, fino a un massimo di 100.000 euro.

Tra gli impegni del Comune la concertazione con Provincia e Agenzia, nel corso dell’intero sviluppo della progettazione, sui lavori di riqualificazione e ammodernamento necessari a rendere i locali idonei all’erogazione dei servizi, la corresponsione alla Provincia di un contributo finanziario pari al 13,63% del costo complessivo ammontante a 300.000 euro dei lavori di riqualificazione e ammodernamento; la predisposizione, in collaborazione con la Provincia, della documentazione tecnico-contabile necessaria alla rendicontazione dei costi sostenuti nonché l’effettuazione delle operazioni di trasloco del centro per l’impiego nella nuova sede, sia all’inizio che al termine dei lavori di ristrutturazione e/o ampliamento.

L’assessore ha rilevato l’importanza dell’operazione, rivendicando la responsabilità e l’orgoglio di avere in questi anni contribuito a migliorare l’organizzazione generale della città e, nel caso specifico, di aver pensato e avviato, grazie a obiettivi mirati, il futuro assetto della zona nord.

Nella discussione sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Cinzia Valbonesi (Pd), Emanuele Panizza (gruppo Misto).

Il gruppo Lista per Ravenna ha motivato il proprio voto contrario sostenendo che la scelta della nuova sede non è favorevole dal punto di vista logistico ed evidenzia una mancanza di metodo nella pianificazione da parte dell’amministrazione; l’edificio in questione sarà sottoutilizzato rispetto alle sue possibilità strutturali e di capienza.

Il gruppo Partito democratico ritiene che si tratti di un’importante riqualificazione di un edificio storico prossimo al centro città, in una posizione strategica per la vicinanza della stazione ferroviaria e la disponibilità di parcheggio, in grado di offrire ai cittadini, giovani e meno giovani, un servizio potenziato in un settore fondamentale come quello del lavoro.

Il gruppo Misto ha affermato di condividere le perplessità di Lista per Ravenna e soprattutto quelle sulla insostenibilità ambientale dal momento che l’edificio non potrà essere dotato di una classe energetica particolarmente bassa; ha affermato di preferire nell’offerta di questo tipo di servizi palazzi di nuova generazione.