I volontari Enpa dell’Infermeria felina di Bizzuno, una struttura che si sorregge solo ed esclusivamente sul volontariato, ricevono in continuazione chiamate e segnalazioni per abbandoni di cuccioli e per situazioni di criticità di randagismo felino.

Nella sola giornata di mercoledì 23 sono state messe in salvo e ricoverate tre cucciolate. La prima cucciolata è stata trovata nei pressi di Via del Pero a Lugo da una signora che in lacrime ci avvisava di aver trovato 6 cuccioli in un fosso. I cuccioli avevano ancora il cordone ombelicale e avranno avuto circa due giorni. Uno di loro era già morto, gli altri erano freddi e bagnati dalle piogge notturne. Li abbiamo scaldati e siamo riusciti ad allattarli e nel pomeriggio sono stati affidati ad una balia. Purtroppo non vi era nessuna traccia della mamma gatta e i gattini appena nati dipendono in tutto e per tutto da mamma gatta: non solo per il mangiare, ma anche per la pulizia, per fare i propri bisogni e per la termoregolazione.

Nel pomeriggio una signora ha trovato una scatola in via Argine Senio a sinistra a Bizzuno al cui interno vi erano due gattini di circa un mese e mezzo. I gattini si presentavano con pelo e occhi puliti, senza pulci e quindi sicuramente fino a poche ore prima al sicuro in una casa. Qualcuno che non ha fatto sterilizzare la propria gatta e si è sbarazzato dei cuccioli in questo modo abbietto compiendo un reato penale. Le Guardie Zoofile sono già state allertate e nei prossimi giorni si recheranno in zona per l’attività di indagine.

I recuperi sono terminati ieri sera, quando, intorno alle 20:30, alcuni volontari sono stati contattati per il ritrovamento di una cucciolata nei pressi del locale ‘Casa della Birra’ a Bagnacavallo. I gestori stavano effettuando lavori per l’imminente riapertura invernale quando hanno sentito dei miagolii provenire dal retro del locale in cui vi sono accatastati fusti di birra e pallet vari. Una mamma gatta randagia e molto magra aveva appena spostato i suoi cuccioli in cerca di riparo notturno, quasi presagisse che lì avrebbero trovato aiuto. I gattini, di circa un mese, sembrano in buone condizioni. Intorno alle 22:30 i cuccioli sono stati affidati ad una balia che aveva dato la disponibilità per l’emergenza mattutina.  Purtroppo la mamma gatta, nonostante tutti i tentativi, non è stata catturata. Speriamo lo possa essere al più presto, sia per prestarle le cure necessarie, in quanto appariva visibilmente denutrita, sia per sterilizzarla così da mettere fine alla vita infernale dei gatti randagi.

Pochi giorni fa in via Selice Vecchia a San Patrizio sono stati rinvenuti 3 cuccioli nel giardino di una signora proprietaria di diversi cani che ci ha subito contattato poiché i gattini rischiavano di essere uccisi. Secondo i testimoni, sembra che nelle immediate vicinanze vi sia un signore che ha decine e decine di gatti che non vuole sterilizzare. La maggior parte di questi gatti finiscono uccisi per strada, o vittime di predatori oppure muoiono di stenti.

I casi come quelli appena descritti sono quotidiani. Troppe le persone ignoranti che si ritrovano una ventina di gatti in casa, che non sanno di averli e non conoscono il significato delle parole responsabilità e rispetto nei confronti degli animali. Alcuni hanno la decenza di chiedere aiuto, la maggior parte li lasciano al loro triste destino.

Non è solo una mentalità arcaica e legata alle tradizioni della campagna: tantissime anche le persone irresponsabili che vogliono vivere l’esperienza di una cucciolata dalla loro gatta. Ribadiamo ancora una volta che queste persone, oltre a sottoporre la gatta ai pericoli del parto, al periodo del calore, stressante e doloroso, sono corresponsabili del randagismo e tolgono possibilità ai gatti presenti nelle strutture in attesa di adozione. Ci sono ancora individui che sostengono che sterilizzare il gatto sia contro natura, rispondiamo che contro natura è chi si disfa dei gatti lasciandoli per strada, chi prende un animale e non sa che dovrà garantirgli cure per tutta la sua vita considerato che potrebbe vivere per 15 anni e più. Occorrono campagne di sterilizzazione concrete, occorre che l’Ordine dei Veterinari intervenga, occorre obbligare tutti i proprietari a far sterilizzare il proprio gatto, occorrono profonde campagne di sensibilizzazione contro il randagismo diversamente non ne usciremo e assisteremo ogni giorno a centinaia di morti bianche e a volontari che corrono 24 ore su 24 per cercare di arginare un fenomeno inarrestabile.

L’emergenza Covid-19 ha procrastinato molte sterilizzazioni e tantissime gatte sono rimaste incinta. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 215 i gatti già sterilizzati dal servizio veterinario AUSL e sarebbero potuti essere almeno il doppio dal momento che noi volontari avevamo due sedi a settimana, a Bizzuno e a Ravenna, ma siamo rimasti bloccati nei mesi cruciali; oltre 550 gli ingressi in infermeria, numeri destinati a crescere esponenzialmente. Per ogni gatto sterilizzato, ci arrivano segnalazioni della presenza di abitazioni con decine e decine di gatti che andrebbero catturati e sterilizzati. Per non parlare di tutte le mamme gravide che a breve partoriranno per le quali abbiamo diverse persone in loco per monitorarle.