“Il Comitato per la salvaguardia della Fabbrica Vecchia e del Marchesato sorse nel 1979 a Marina di Ravenna per risanare e valorizzare degnamente questi due edifici monumentali. Costruiti tra il 1762 e il 1781 sulla sponda destra del canale Candiano presso l’imboccatura della pialassa Piomboni, il primo come Casone della Sanità, il secondo come magazzino e rivendita di prodotti alimentari di prima necessità, giacevano da decenni, pur rappresentando il più antico insediamento dell’attuale moderno porto ravennate e della stessa Marina di Ravenna, nel totale abbandono, circondati da pantano e degrado, ridotti a pezzi e recintati perché a rischio di crollo.
Le prime dichiarazioni dell’Autorità Portuale locale sulla volontà di restaurarli risalgono ad oltre 25 anni fa, mentre il Consiglio comunale cominciò ad occuparsene il 21 luglio 2011 per iniziativa di Lista per Ravenna, che da allora è sempre stata a fianco del Comitato battendosi innumerevoli volte contro i mille ostacoli insorti via via su questo percorso. Fu necessario che il Comune cedesse gratuitamente la proprietà dei due fabbricati all’Autorità Portuale perché, nell’ottobre 2020, si sbloccasse la situazione. In tale occasione, l’Autorità Portuale stipulò infatti, insieme al Comune, un accordo col Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale, beneficiando della concessione di questi immobili in comodato d’uso gratuito per 99 anni, insedierà, dopo il loro restauro, nella Fabbrica Vecchia il proprio Comando operativo e nel Marchesato il Centro nazionale di formazione e addestramento per il personale, in particolare sommozzatori. Potrà giovarsene anche il distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco di Ravenna, ormeggiando nella banchina antistante, di prossima costruzione, i propri mezzi navali antincendio, potendo così intervenire celermente nel caso di incendi nel porto. Spazi adeguati saranno riservati gratuitamente ad uffici comunali ed attività museali e associative, compreso, con tutta probabilità, un archivio del Comitato Fabbrica Vecchia e Marchesato che raccoglierà la documentazione storica del complesso. Perfetto.
Per il recupero dei fabbricati, onde evitarne il cedimento, è però indispensabile realizzare, appunto, una nuova banchina nel terrapieno che li fronteggia sul canale Candiano. Nel dicembre 2024, l’Autorità Portuale ne ha approvato il progetto esecutivo e indetto il bando di gara per l’affidamento dei lavori, sottoscrivendo poi, il 3 giugno 2025, al termine dei complessi atti di gara, il contratto d’appalto con l’impresa vincente, Costruzioni Generali XODO di Porto Viro (Rovigo), per un importo di 5,3 milioni, al netto del ribasso offerto, pari all’11,1%. A Marina di Ravenna si attendeva con ansia l’insediamento del cantiere, simbolicamente il primo grande passo concreto, sul campo, verso il nuovo prestigioso futuro della Fabbrica Vecchia e del Marchesato. Passati inutilmente oltre tre mesi, ci si è informati ufficiosamente, in privato, sulle ragioni del ritardo. Sembra che la XODO abbisogni, per il proprio deposito attrezzature, dell’area adiacente i due fabbricati, attualmente incolta, posta tra la sede del Gruppo Ormeggiatori del Porto e la Fabbrica Vecchia. Attualmente in concessione dal Comune all’Autorità Portuale, il contratto attende però di essere rinnovato. La domanda dell’Autorità Portuale sarebbe depositata presso il Comune stesso.
Con la presente interrogazione chiedo perciò al sindaco se intende attivarsi per chiarire il fatto e sollecitarne la soluzione.”

























































