Istituzioni e comitati apprezzano il progetto di legge proposto dalla giunta che prevede oltre 50 milioni di euro (tra donazioni e fondi propri regionali) a sostegno delle popolazioni colpite dalle emergenze 2023 (alluvione, grandinate di luglio, granchio blu).

E’ quanto è emerso dall’audizione avvenuta nel corso della commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro. “Abbiamo deciso di fare un’audizione sul provvedimento di legge il cui iter di approvazione vogliamo che sia veloce”, spiega Caliandro che sottolinea come “ascoltiamo i comitati che hanno fatto richiesta per permettere ai relatori e ai consiglieri di valorizzare il loro lavoro. Come commissione abbiamo già fatto un sopralluogo nel ravennate, ne faremo un altro nel bolognese e siamo a disposizione di tutti i territori che ce lo chiederanno”.

“Con questo provvedimento vogliamo sostenere le popolazioni dell’Emilia-Romagna danneggiate da queste emergenze, è un lavoro che tiene insieme solidarietà e risorse pubbliche, speriamo che ottenga l’unanimità al momento del voto in Assemblea legislativa, abbiamo deciso di approvare la legge in tempi brevi, ma non abbiamo rinunciato ad ascoltare comitati e enti locali perché non abbiamo la pretesa di avere la risposta a tutto”, spiega la relatrice di maggioranza Manuela Rontini (Pd), mentre il relatore di minoranza Andrea Liverani (Lega) invita ad ascoltare le parti sociali perché “questi soldi devono arrivare a voi: grazie per i suggerimenti che ci darete. Concordo con la collega Rontini quando dice che dobbiamo votare in maniera unanime questo provvedimento, ma dobbiamo ascoltare voi perché voi ci dovete dire dove vanno a finire questi soldi. Per evitare che ci siano altri eventi come quello di maggio bisogna anche ricominciare a pulire il territorio e i fiumi. Sicuramente l’alluvione è stato un fatto eccezionale, ma bisogna ricordarsi che bisogna curare il territorio”.

“L’audizione di oggi è un momento di utile confronto per raggiungere obiettivi importanti”, spiega il sindaco di Faenza Massimo Isola che ricorda come “stiamo vivendo ancora una grande emergenza che riguarda cittadini e imprese: sono al centro dell’attenzione di tutti come è giusto che sia. Anche il Comune di Faenza ha già deciso come impiegare le risorse raccolte con le donazioni”.

“Ringraziamo la Regione per questo momento di confronto, ricordo che le risorse raccolte con le donazioni possono essere usate solo per i cittadini e le comunità alluvionate”, spiega Martino Pioggia (Comitato Valle dell’Idice, intervenuto anche a nome del Comitato per la tutela dei Colli bolognesi e del Comitato Monterenzio) per il quale “è sbagliata la parte della legge emergenze che prevede che i fondi delle donazioni vengano usate per gli enti locali: i fondi sono per cittadini e comunità. Ricordo che lo stato è previsto un fondo per 20 milioni di euro per le scuole alluvionate, è quindi sbagliato attingere dalle donazioni per dare i soldi agli enti locali per le scuole”. Pioggia chiede anche chiarezza su come verranno distribuiti i fondi e di sapere se ci siano risorse specifiche per chi ha disabilità.

Sulla stessa linea Alessandra Bucchi (Comitato vittime del fango di Forlì): “Noi alluvionati conosciamo bene il territorio, per questo è molto importante essere ascoltati dalla Regione e quindi ringraziamo per questa audizione. E’ importante intervenire a sostegno di chi ha perso l’automobile, per questo occorre che ci siano risorse anche per chi ha subito danni all’auto e non solo per chi ha dovuto rottamare il mezzo”.

Ringraziamento alla Regione per la possibilità di poter intervenire in commissione è stato espresso anche da Stefano Gaiardi (Comitato Orto Bertoni di Faenza): “Non sappiamo ancora quanto sarà il costo per ogni famiglia che ha subito danni. E’ un bene che si comincia ad anticipare un po’ di risorse, anche per noi occorre che -spiega- ci siano risorse non solo per chi ha rottamato l’auto, ma anche per chi ha deciso di aggiustarla”.

“E’ positivo che la legge proposta dalla Regione preveda risorse anche per le grandinate e per il maltempo di luglio 2023 e non solo per l’alluvione. Solo nel mio Comune abbiamo avuto 700 abitazioni molto danneggiate”, spiega il sindaco di Alfonsine Riccardo Graziani, mentre il sindaco di San Giovanni in Marignano Daniele Morelli, intervenuto anche a nome della provincia di Rimini, ringrazia “l’ottimo lavoro fatto dalla Regione e dal Presidente Bonaccini, ricordo a tutti che gli enti locali sono composti anche da cittadini quindi inviterei a lavorare in squadra. Il governo ha assicurato rimborsi del 100%, mi fido, ma prendo anche atto che ora la Regione sta mettendo un cerotto dove doveva metterlo qualcun altro”.

“La legge va nella giusta direzione, bisogna affrontare in primo luogo il tema della casa. Abbiamo bisogno di velocità nell’erogazione delle risorse che devono arrivare agli enti locali”, spiega Paola Pula, sindaca di Conselice, mentre Marco Monesi (Città Metropolitana di Bologna) ha ringraziato la Regione per “un provvedimento che va nella giusta direzione, bisogna proseguire su questa linea di coesa collaborazione che la Regione ha tracciato. L’alluvione ha avuto effetti molto gravi sul territorio bolognese. Il 31% delle strade danneggiate in Emilia-Romagna è nel territorio di Bologna: bisogna muoversi urgentemente”.

Netto Michele De Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, che ha invitato a “snellire la burocrazia perché tempi lungi mal si apprestano a questa emergenza, tenendo presente cosa è avvenuto nei diversi territori: l’alluvione non ha fatto gli stessi danni ovunque, dobbiamo essere elastici. Ringrazio i cittadini per la loro generosità nelle donazioni. Adesso bisogna lavorare insieme, serve una gestione unitaria della ricostruzione”.

Alle osservazioni di sindaci e comitati ha replicato l’assessore Paolo Calvano: “E’ utile il confronto con chi ha vissuto in prima fila l’alluvione, ora siamo tutti impegnati nella ricostruzione. Visto che le imprese hanno fatto di tutto per non chiudere, sono rimaste molte risorse che erano stati stanziati per la cassa integrazione: abbiamo chiesto al governo di poter utilizzare le risorse non utilizzate per la cassa integrazione per la ricostruzione. Ringrazio tutti quelli che hanno fatto delle donazioni: sono stati tanto generosi, forse vuol dire che siamo riusciti a farci voler bene. Per rispetto a tutti e a loro in particolare dobbiamo essere molto precisi nella rendicontazione”.