Venerdì 9 maggio, alle 9, alla Deco Industrie di Bagnacavallo ci sarà confronto pubblico “La memoria dell’acqua” che Legacoop Romagna ha organizzato con il commissario alla ricostruzione Fabrizio Curcio e la sottosegretaria alla presidenza della Regione Emilia, Manuela Rontini. Lo stabilimento della cooperativa fu uno dei più colpiti dalle esondazioni del maggio 2023.

“Sarà l’occasione per dialogare sul decreto appena pubblicato in Gazzetta Costituzionale e presentare per la prima volta al pubblico i nuovi dati aggiornati sui risarcimenti a cittadini e imprese. E sarà anche un modo per tenere accesi i riflettori sull’alluvione di due anni fa, ragionando sulle azioni compiute finora, sul percorso intrapreso e sui problemi ancora sul tavolo”, commenta Legzappo.

I danni economici causati alle cooperative di Legacoop Romagna dagli eventi climatici del 2023 nel complesso hanno superato i 45 milioni di euro. Grazie alla solidarietà del movimento cooperativo nazionale e locale, furono raccolti ed erogati rapidamente oltre 6 milioni di euro. Si stima che siano 86mila i romagnoli che avrebbero avuto diritto a richiedere un ristoro pubblico, ma che meno del 2% sia riuscito ad avviare la pratica.

Legacoop Romagna ha già dedicato diverse iniziative alla vicenda (“Facciamo presto che è tardi”, “Il dolore e la forza della cooperazione”) e una manifestazione pubblica sui terreni della Cab Ter.Ra. di Ravenna che vennero allagati per salvare la città.

«Il dato che presenteremo a Bagnacavallo – anticipa il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi –  è migliore di un anno fa, ma ancora insoddisfacente. Crediamo che serva un impegno più forte per quanto riguarda la concessione dei ristori, ma l’approccio garantito dalla Regione e dal Commissario Curcio è più vicino alla radice dei problemi. Grazie ad esso, ad esempio, abbiamo avuto risultati positivi per i risarcimenti delle cooperative agricole braccianti. Ora c’è una grande quantità di risorse messe a disposizione del nostro territorio dall’Unione europea, dallo Stato e dalla Regione, senza dimenticare i poteri aggiuntivi garantiti dalla proroga dello stato di emergenza, che il Governo ha concesso su richiesta della Regione. Bisogna procedere celermente per garantire la difesa del territorio e dare risposte veloci a cittadini ed imprese, non solo per l’alluvione del 2023, ma anche per quella del 2024».