“Lunedì 23 giugno scorso, contestai pubblicamente la “vergognosa esclusione” delle persone con disabilità dalla corsia preferenziale di Marina di Ravenna, attivata sul lungomare della località dalla rotonda dell’ex Colonia fin quasi al centro della località. Denunciai che, imponendo ai disabili, nei giorni festivi e prefestivi fino a tutto agosto, il divieto di accesso alla corsia, il provvedimento del Comune violava clamorosamente l’art. 188 del Codice della Strada e l’art. 381 del suo regolamento di attuazione. infatti, essi riconoscono loro il diritto di circolare liberamente in tutte le zone a traffico limitato (ZTL) dell’Unione Europea, tramite esposizione, sul veicolo che li trasporta, dell’apposito “Contrassegno invalidi” rilasciato dal Comune di residenza. Venutone così a conoscenza il CNDDU, Coordinamento Nazionale dei Docenti che insegnano Diritti Umani nelle scuole italiane, il suo presidente, Romano Pesavento, era intervenuto il giorno dopo, parlando “non solo di un errore tecnico”, ma di “un segnale preoccupante di regressione culturale […] che ha, di fatto, negato a cittadini con gravi disabilità motorie e sensoriali l’accesso ad uno spazio pubblico, violando principi fondamentali”.
PROPOSTA
Avevo però fatto presente che sarebbe bastato un paio di clic per consentire alla telecamera Aguia T5-5, che controlla la corsia preferenziale, di riconoscere in automatico i veicoli delle persone in possesso del “Contrassegno invalidi”, come avviene per le telecamere dei varchi di accesso alle ZTL. Tutte le targhe di questi veicoli sono infatti già contenute nella famosa “Lista bianca” del Comune, cioè l’elenco digitale delle targhe dei veicoli autorizzati al transito nelle aree sorvegliate, che sarebbe stato sufficiente abilitare anche a questo scopo. Affermai che tutte le multe, da 83 euro, inferte ai disabili in possesso del “Contrassegno invalidi” sarebbero passibili di annullamento solamente presentando ricorso presso la Magistratura, col rischio che il Comune rimborsi pure le loro spese, anche perché la Corte di Cassazione, che già si era pronunciata a favore dei disabili multati con sentenza del 2008, ha posto fine ad ogni discussione con sentenza del 2022.
RETROMARCIA
La retromarcia è avvenuta appena mercoledì, quando il Comune, adottando la stessa facile soluzione che gli avevo suggerito, cioè la procedura digitale già in vigore per la zona a traffico limitato della città di Ravenna, ha affermato che “chi è già in possesso di un contrassegno a servizio di persone diversamente abili e ha già comunicato le targhe (massimo 2) non avrà alcuna ulteriore incombenza”, mentre “chi è invece titolare di un contrassegno per disabili, ma non ha ancora comunicato le targhe all’ufficio competente della Polizia locale di Ravenna, dovrà farlo scrivendo una mail a sirio@comune.ravenna.it, fino a cinque giorni dopo il transito”.
RITARDI DEL COMUNE SUI DISABILI NON RESIDENTI A RAVENNA
Per chi risiede nel comune di Ravenna, il problema è stato dunque risolto. Rimane quello delle persone con disabilità che, risiedendo altrove in Italia o nell’Unione Europea, sono ugualmente in possesso del Contrassegno Invalidi. Denominato esattamente CUDE (“Contrassegno Unificato Disabili Europeo”), esso, infatti, permette loro di circolare e parcheggiare in tutti i paesi dell’Unione Europea beneficiando delle stesse agevolazioni previste nel proprio paese. Dal 5 luglio 2021, grazie al decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, è anche possibile associare la propria targa per accedere liberamente alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) in Italia. A distanza di tre anni dall’entrata in vigore della piattaforma unica nazionale delle targhe dei veicoli al servizio di chi possiede il CUDE, il nostro Comune non risulta però avervi aderito. I cittadini italiani o europei, che, muniti di CUDE, dovessero ricevere multe per essere transitati “abusivamente” nella corsia preferenziale di Marina, ma anche in qualsiasi ZTL del nostro Comune, avrebbero ragioni da vendere per chiederne l’annullamento.
È dunque necessario che, per i necessari approfondimenti, porti la questione in Consiglio comunale”
























































