Il santuario regionale di Sant’Apollinare in Classe al centro delle celebrazioni per il patrono di Ravenna nell’anno del Giubileo 2025. Sarà la basilica di Classe, e non la Cattedrale come da tradizione, ad ospitare la Messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, il 23 luglio alle 9,30. Anche quest’anno la celebrazione, alla quale sono invitate le autorità civili e militari, vescovi e arcivescovi della regione, sarà accessibile a tutti grazie alla presenza di interpreti Lis (Lingua dei segni italiana). Durante la Messa monsignor Ghizzoni conferirà il mandato missionario ai giovani in partenza per due campi missionari in Albania e a Scampia.
Anche i giovani in partenza per il Giubileo della prima settimana di agosto riceveranno il mandato, il 22 luglio sempre a Sant’Apollinare, in occasione del pellegrinaggio diocesano con partenza alle 20,15 da San Lorenzo in Cesarea. Al termine del pellegrinaggio è previsto anche un servizio di trasporto in pullman verso il punto di partenza.
La sera del 23 luglio, in Cattedrale, alle 18 saranno celebrati i Secondi Vespri e a seguire la Messa, sempre presieduta da monsignor Ghizzoni.
Sant’Apollinare, originario di Antiochia, per primo rivestì la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna. Si dedicò all’opera di evangelizzazione dell’Emilia-Romagna, tra II e III sec., per morire infine martire, come afferma San Pietro Crisologo. La basilica di Sant’Apollinare in Classe è luogo privilegiato nel tramandarne la memoria. Il suo culto si diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. I pontefici Simmaco (498-514) ed Onorio I (625-638) ne favorirono la diffusione anche a Roma, mentre il re franco Clodoveo gli dedicò una chiesa presso Digione. In Germania (Dusseldorf e Remagen) probabilmente si diffuse ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani. A Bologna il cardinale Lambertini gli dedicò un altare nell’attuale Cattedrale cittadina. In quasi tutte le regioni italiane, compresa la Sardegna, ci sono chiese a lui dedicate. Sant’Apollinare è il patrono della città di cui per primo fu pastore, nonché dell’intera regione Emilia-Romagna.























































