Il consuntivo 2021 è stato chiuso in pareggio: nonostante le difficoltà collegate all’emergenza Covid (con costi aggiuntivi pari a 800 milioni di euro), compresa la campagna vaccinale, il disavanzo è stato ripianato: nel terzo semestre eravamo sotto di 320 milioni di euro, ridotti con manovre straordinarie di fondi aziendali per 81 milioni di euro, mentre gli stanziamenti nazionali ci hanno consentito di assorbire totalmente il debito (altre risorse sono arrivate dalle case farmaceutiche, attraverso il cosiddetto payback).

Informativa dell’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, sul bilancio consuntivo 2021, preventivo 2022 e sul progetto di riorganizzazione del suo assessorato in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, in congiunta con la commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, guidata da Massimiliano Pompignoli.

Sul 2022 l’assessore ha parlato di costi collegati al Covid, basati su una stima che non è detto verrà confermata, pari a 600 milioni di euro (con i decreti emergenziali nazionali arriveranno 120 milioni di euro). Previsto però un aumento dei costi collegati all’energia (55 milioni di euro), così come sono previste maggiori spese per l’assunzione di nuovo personale in sanità (36 milioni di euro).

Prevista poi una nuova fase rispetto all’attività dell’assessorato, anche per la gestione dei fondi collegati al Pnrr: il nuovo organigramma prevedrà più responsabilità, con nuove figure professionali (anche per favorire le interazioni con tutti gli attori del territorio interessati alla gestione del sistema).