“Oggi, 5 dicembre, è sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità. Significativo lo slogan con cui è stato annunciato: «La sanità pubblica non si svende, si difende!». I temi, per quanto riguarda il nostro specifico locale, sono quelli purtroppo noti di un centrodestra che toglie le risorse nazionali e di un centrosinistra che ha fatto lo stesso a livello regionale. Non sono temi di oggi e nemmeno di ieri. Ravenna in Comune, del resto, lo segnalava già nell’appello che lanciammo nel lontano 2015:

«Prima di tutto la salute per tutti La sanità pubblica non deve essere abbandonata ad uno stato d’emergenza e a cattivi manager selezionati per la solita, eterna, affinità politica. Migliorare la sanità pubblica come effettivo diritto universale è un obiettivo prioritario».

Il nostro programma lo diceva chiaramente:

«Ravenna in Comune vuole contrastare i tagli alla sanità, che tradiscono la Costituzione della Repubblica e peggiorano per tutte e tutti la qualità delle prestazioni. In pratica, questo significa soprattutto opporsi alle riduzioni di personale sanitario, promuovere una revisione del sistema dei ticket sanitari, in modo da consentire il più possibile a tutte/i l’accesso ai servizi con il minimo della spesa, sconfiggere la politica miope dei tagli lineari e individuare invece caso per caso, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, le possibili fonti di spreco. Il nostro giudizio sull’istituzione della “grande” AUSL Romagna, che tutte le altre forze politiche hanno appoggiato, è sostanzialmente critico. Tale istituzione allontana ancor più il governo dei servizi dal territorio, dal cittadino e dagli operatori direttamente interessati. Secondo noi, il coordinamento delle attività, la razionalizzazione della spesa, la divisione dei compiti nei vari settori e fra le diverse realtà territoriali sono possibili e necessari, anche senza bisogno di costruire mega-strutture accentratrici e lontane dall’utenza».

In questi anni, come detto più volte, si è proseguito sia da parte del centrodestra che del centrosinistra con un identico obiettivo in mente. Parlano di ridurre file, di migliorare il servizio e di investire ma, nella realtà quotidiana, il progetto politico è quello di destrutturare la sanità pubblica per dare spazio a quella privata.

Come Ravenna in Comune non ci stancheremo mai di ripeterlo. Nella sanità (e non solo) il privato è il problema non la soluzione. Siamo pertanto solidali con tutte le lavoratrici e i lavoratori oggi in sciopero.”