“Il prossimo 1° luglio l’ing. Federica del Conte, già Assessora all’Urbanistica del Comune di Ravenna, inizierà il nuovo lavoro a Capo del Gabinetto del Sindaco altrimenti detto Staff del Sindaco. Un contratto fiduciario con scadenza al 30 giugno 2030 a € 5.381,60/mese su 13 mensilità. Le sue mansioni? Stabilisce il contratto che avrà la «responsabilità di tutte le funzioni di supporto organizzativo al Sindaco per le attività politico-istituzionali e le relazioni esterne e il coordinamento delle segreterie degli Assessorati» con lo specifico obiettivo, tra gli altri, della «traduzione degli indirizzi politici e programmatici in piani operativi di attuazione». In altre parole sarà responsabile di far sì che i programmi di Barattoni si realizzino nei tempi e nei modi previsti.
L’ex Assessora non ha vinto nessun concorso per continuare (la precedente retribuzione era di 79.488 euro/anno) a prendere un (lauto) stipendio pagato con risorse comunali, ossia con i soldi nostri. Infatti l’articolo 12, comma 6, del Regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Ravenna richiede soltanto la «valutazione di apposito curriculum adeguatamente documentato comprovante il possesso della necessaria qualificazione culturale e professionale nonché delle attitudini connesse al ruolo». Quello che conta, come detto, è il rapporto strettamente fiduciario con il Sindaco. Però almeno al curriculum bisogna guardarci. E cosa racconta il curriculum dell’ing. Federica del Conte?
Prima di diventare Assessora il suo curriculum era piuttosto parco quanto ad esperienze. Il grosso del curriculum, dunque, lo fanno i due mandati appena terminati da Assessora di tutti i cantieri pubblici del Comune dal giugno 2016 al giugno 2025. Quelli che l’hanno gratificata del soprannome (nostro) di Assessora ai Capri Espiatori del Comune di Ravenna. Durante questi 9 anni NON si è certo distinta per il rispetto di cronoprogrammi, preventivi di spesa, record di conclusione di lavori spesso rimasti solo al livello di annuncio. Di seguito diamo qualche illuminante esempio.
Il nuovo Palazzetto dello Sport, inutile doppione del Pala De André, era stato annunciato nel 2017 ed effettivamente iniziato nel 2019. Doveva costare 15,5 milioni di euro. Al momento siamo arrivati a 24 milioni di euro per un’opera il cui cantiere doveva durare due anni ma il cui termine continua ad essere spostato in avanti. Prima di lasciare l’incarico all’Assessora era stato chiesto di mettere un punto fermo. La sua risposta: «In questo momento non mi sento la responsabilità di dare una data in cui sarà ultimato, posso solo dire che i lavori procedono».
Per il ponte tra Torri e Grattacoppa l’inizio dei lavori era previsto per ottobre 2019. In realtà, di rinvio in rinvio, l’inizio è slittato sempre più in avanti nel tempo finché l’appalto non è stato affidato a febbraio 2020, con la previsione di concludere i lavori in un anno. Siamo arrivati al 1° luglio 2023, con la riapertura al traffico dopo quasi due anni e mezzo dalla chiusura del transito. Il costo preventivato era di circa 2,3 milioni di euro. È risultato di molto superiore ai 4 milioni! A chi le ha fatto notare l’inaccettabile ritardo e costo, l’ing. Del Conte ha risposto che si trattava di «una forte strumentalizzazione».
Tanti altri esempi di ritardi ed aumento dei costi si potrebbero aggiungere. Dal parco della ex Caserma Dante Alighieri, ora ribattezzato in onore di Francesca Da Polenta, al ponte sul Montone tra Ragone e San Pancrazio, al cosiddetto (molto “cosiddetto”) Parco Marittimo…
Era ben chiaro a chi si stava riferendo il precedente Sindaco de Pascale quando dichiarava: «Ho molta stima e fiducia nei miei collaboratori, ma ci troviamo di fronte a diversi interventi del Comune con ritardi, contenziosi con le imprese e ricorsi»…
Tutto questo è stato ora “premiato” con € 70mila all’anno salvo aumenti. Ravenna in Comune chiede al nuovo Sindaco Alessandro Barattoni, che le ha affidato la responsabilità «della traduzione degli indirizzi politici e programmatici in piani operativi di attuazione», di spiegare alla cittadinanza dove abbia trovato nel predetto curriculum quelle «attitudini connesse al ruolo» indispensabili secondo il Regolamento degli uffici e dei servizi del Comune di Ravenna. Perché è chiaro che l’ing. Federica Del Conte gode della sua fiducia ma non altrettanto della nostra di cittadine e di cittadine che la dovremmo pagare… sulla fiducia!”
























































