Dall’Albo delle famiglie accoglienti del Comune di Ravenna, progetto gestito da Refugees Welcome Italia, parte un appello per trovare nuove disponibilità sul territorio. Sono tre, in particolare, le fasce di popolazione per le quali si cercano persone singole, coppie o famiglie con figli.

In dicembre, sulla piattaforma dell’Albo, sono arrivate diverse candidature di persone migranti, sia donne che uomini, in età compresa tra i 20 e i 27 anni, in uscita dai percorsi istituzionali di accoglienza. Si tratta di persone che, per un pieno raggiungimento dell’autonomia, necessitano di un’ulteriore finestra di tempo, spazio e relazioni, bisogno per il quale l’accoglienza in famiglia (sei mesi, rinnovabili a seconda delle disponibilità) può essere una valida soluzione. Per candidarsi basta iscriversi sul sito dell’Albo https://famiglieaccoglienti.comune.ra.it: si verrà contattati per un colloquio conoscitivo, che darà accesso a una formazione online di tre incontri, dopo la quale si procederà, in caso di idoneità, all’abbinamento. Proprio in questi giorni, in città, è iniziata una nuova convivenza.

L’Albo può essere utile anche per gli studenti universitari fuori sede in cerca di un alloggio. Ormai sono molti i poli universitari presenti sul territorio di Ravenna e molti studenti riscontrano serie difficoltà nel reperire un’abitazione in affitto in città, sia per i tempi che per la disponibilità degli alloggi. Le famiglie accoglienti possono svolgere una funzione importante anche sotto questo punto di vista: essere una risorsa preziosa per gli studenti universitari al fine di sostenerli nella prima accoglienza e nella ricerca di una sistemazione più stabile. In questo caso, basta mandare una mail a albofamiglieaccoglienti@comune.ra.it per candidarsi.

Per i minori stranieri non accompagnati accolti dalle comunità del territorio si cercano, poi, persone e famiglie disponibili per un sostegno part time, senza residenzialità, funzionale a rafforzare la rete sociale e i percorsi di autonomia di ragazzi adolescenti (16/17 anni). Si tratta di un’opportunità alla quale si accede cliccando la sezione minori del sito dell’Albo (https://famiglieaccoglienti.comune.ra.it) e compilando il form “sostegno familiare diurno” con l’indicazione nelle note “Msna”.

In questo periodo, in particolare, il sostegno dei minori stranieri non accompagnati è al centro delle politiche di accoglienza nell’intera Emilia-Romagna: nei giorni scorsi, infatti, saranno avviate due formazioni regionali:

•        nell’ambito del Fami Smart di cui è titolare il Comune di Ravenna (partner Università di Bologna, Anci Er e Regione Emilia Romagna) sono in corso cinque moduli di aggiornamento professionale per gli operatori di comunità;

•        nell’ambito del Fami F@ster, di cui è titolare l’Asp di Bologna (partner Comune di Ravenna, Anci Er, Regione Emilia Romagna e cooperativa sociale Cidas) un percorso formativo regionale senza precedenti interamente dedicato all’affido familiare di minori stranieri non accompagnati per le famiglie accoglienti. La formazione ha l’obiettivo di fornire strumenti di carattere generale e pratico, per facilitare i cittadini e le cittadine nella comprensione sia del fenomeno migratorio, che degli obiettivi e delle responsabilità dell’affido familiare in tutti i suoi aspetti.
Per informazioni scrivere alla mail: albofamiglieaccoglienti@comune.ra.it

Secondo il report della Direzione generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, riferito a novembre scorso, i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia hanno, nel 62,9% dei casi, 17 anni e nel 23,7% dei casi 16 anni. Si tratta, oltre nove volte su dieci, di persone di sesso maschile. Le nazionalità più rappresentate sono Bangladesh, Tunisia, Egitto, Albania. L’Emilia-Romagna, numericamente, è la quarta regione in Italia per numero di accolti.

Oltre ai minori stranieri non accompagnati si segnala il bisogno di individuare disponibilità da parte di coppie con o senza figli e persone singole, disposte ad affiancare, supportare temporaneamente famiglie che non riescono a prendersi cura dei loro figli, bambini e ragazzi, che come tutti, richiedono attenzioni.

«Dalla primavera scorsa, quando abbiamo lanciato l’Albo – affermano Benedetta Rivalti dell’U.O. Immigrazione del Comune di Ravenna e Silvia Manzani di Refugees Welcome Italia – Ravenna ha risposto con slancio, tanto è vero che nei mesi scorsi sono stati attivati undici abbinamenti nell’ambito del progetto mentoring, dove persone del territorio si pongono come guide per i percorsi verso l’autonomia di giovani uomini e donne migranti. In dicembre, in particolare, è stato registrato un boom di disponibilità da parte di giovani studenti e studentesse, in età 20-30 anni, che si sono candidati come mentori e sono, al momento, in attesa di un abbinamento. Ovviamente, più l’Albo viene conosciuto e si diffonde, facendo crescere poco a poco la cultura dell’accoglienza, più le persone in cerca di una guida o di una famiglia accogliente si iscrivono. Ecco perché è necessario, di tanto in tanto, fare un aggiornamento sull’andamento del numero di persone che cercano e che offrono, e rilanciare alla cittadinanza i bisogni più urgenti che scaturiscono dall’Albo stesso. Speriamo, anche questa volta, di trovare la giusta sensibilità».