Il 4 luglio è una data per molti versi significativa: è la festa nazionale americana, il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, ma anche il titolo di un film indimenticabile sulle vicende del Vietnam, e per noi italiani è la data di nascita di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi. Mentre il 2 giugno, data della sua morte, viene ricordata, ma soprattutto come Festa della Repubblica, il 4 luglio è dimenticata.
Le associazioni che si richiamano al Risorgimento hanno voluto ricordare questa data organizzando al Capanno Garibaldi, uno dei luoghi simbolo del Risorgimento in Romagna, un concerto di canti risorgimentali e patriottici con il coro LUDUS VOCALIS. Intervento di Alessandro Luparini, Direttore Fondazione Casa di Oriani che tratterà su “Garibaldi e il mondo anglosassone”.
Saranno presenti Eugenio Fusignani, Vicesindaco di Ravenna e Presidente Fondazione Ravenna Risorgimento e Filippo Raffi, Vicepresidente Nazionale ANVRG.
Al termine del concerto verrà offerta la pizza “Pissaladiere”, la pizza nizzarda amata da Garibaldi e conosciuta anche in Liguria.
Giuseppe Garibaldi è stato un mito della libertà dei popoli, il suo nome è stato usato sia a destra che a sinistra durante la Liberazione. La sua è stata una vita ricca di straordinarie imprese compiute in Sud America e in Italia, una vita da romanzo. Coraggio e determinazione, ma anche audacia e fortuna nelle battaglie, dove pur inferiore di uomini e mezzi, riusciva ad avere la meglio su eserciti meglio armati. Per i volontari in camicia rossa che costituirono l’anima vera e popolare del Risorgimento italiano, partecipare alle guerre per l’indipendenza al comando del Generale, costituiva lo sbocco naturale di aspirazioni di libertà, ma anche desiderio di avventura.
La sua voce si leva nell’ottobre 1860, dopo la vittoria sul Volturno, rivolgendo un appello alle potenze europee perché formino un solo stato e incoraggia ogni iniziativa che abbia aspirazioni di pace.
Garibaldi è vissuto in un epoca contrassegnata da una grande fioritura di sistemi politici nella ricerca di giustizia sociale e pur avvicinandosi a Mazzini, è prevalso in lui il desiderio di indipendenza mentale di un idealista senza ideologie. E’ stato un uomo della libertà, cittadino del mondo.

























































