05Chi sceglie di viaggiare lungo le coste italiane senza fretta, recuperando un’idea di tempo disteso e panorami che cambiano con lentezza, sta riscoprendo una modalità di spostamento che sembrava relegata al passato: il traghetto. Non più solo mezzo di necessità per raggiungere le isole, ma scelta consapevole, associata a uno stile di viaggio che privilegia il ritmo lento, l’attenzione al paesaggio e una diversa idea di vacanza. Soprattutto d’estate, salire a bordo di un traghetto per raggiungere la Sardegna, la Sicilia o le isole minori si traduce in un’esperienza che anticipa l’arrivo, trasformando lo spostamento in parte integrante del viaggio. C’è da segnalare che online, oggi, siti come la piattaforma TicketCrociere offrono strumenti utili per confrontare orari, tariffe e servizi a bordo per chi cerca la soluzione migliore per spostarsi via mare senza complicazioni.
Il rinnovato interesse per questo tipo di trasporto si lega anche a una riflessione più ampia sul modo in cui si sceglie di esplorare il territorio italiano. Da Nord a Sud, la penisola offre decine di destinazioni raggiungibili via mare che conservano un fascino autentico e, spesso, più sostenibile rispetto alle mete affollate e ai viaggi in auto o aereo. Il traghetto si inserisce perfettamente nella logica del cosiddetto “slow travel”, sempre più apprezzata anche dalle nuove generazioni, che cercano esperienze meno convenzionali e più immersive. Guardare le coste che si allontanano o si avvicinano, ascoltare i rumori del porto, sentire il vento sul ponte: sono tutte sensazioni che contribuiscono a creare una narrazione di viaggio molto diversa da quella offerta dai tradizionali mezzi di trasporto.
Al tempo stesso, il ritorno del traghetto come scelta culturale, oltre che logistica, è supportato anche da una crescente attenzione delle compagnie di navigazione alla qualità dei servizi. Dalle cabine comfort ai ristoranti a bordo, dai ponti con spazi relax alle aree per bambini, l’esperienza del traghetto si è trasformata in molti casi in una piccola crociera, soprattutto sulle tratte più lunghe. Questa evoluzione ha reso più appetibile anche per famiglie e coppie una soluzione che, un tempo, veniva considerata faticosa o poco comoda. La possibilità di portare con sé l’auto, poi, resta un punto di forza determinante per chi desidera muoversi con libertà una volta arrivato a destinazione.
Va considerato anche un altro aspetto interessante: il traghetto sta tornando di moda non solo per le isole maggiori ma anche per itinerari più brevi, che permettono di collegare la terraferma con isole minori e parchi naturali marini. Le Cinque Terre, l’arcipelago toscano, le Egadi, le Eolie, le Tremiti: sono solo alcuni esempi di mete che offrono la possibilità di un’avventura via mare con tratte giornaliere o settimanali, spesso organizzate con formule flessibili. L’elemento panoramico, in questi casi, gioca un ruolo centrale: l’approdo dal mare restituisce un impatto visivo unico e consente un primo contatto con il luogo davvero suggestivo.
A questa nuova centralità del traghetto contribuisce anche un’attenzione crescente al tema ambientale. Molti viaggiatori scelgono il traghetto anche per ridurre l’impatto del proprio spostamento, optando per soluzioni che, nel rapporto tra passeggeri trasportati ed emissioni, risultano meno inquinanti rispetto all’aereo o all’auto privata. Alcune compagnie stanno inoltre investendo in flotte più moderne ed efficienti, con motori ibridi o alimentati a GNL, contribuendo a ridefinire il ruolo di questo mezzo anche dal punto di vista della sostenibilità.
Il concetto di vacanza, in questo contesto, si sposta sempre più verso l’idea di un’esperienza completa e non solo di una meta da raggiungere. Il traghetto, con i suoi tempi dilatati e il paesaggio che scorre lentamente, invita a recuperare un rapporto più intimo con il viaggio stesso, ponendo attenzione anche al modo in cui ci si muove da un luogo all’altro. Per molti, si tratta della possibilità di ritrovare un senso di continuità tra partenza e arrivo, senza interruzioni nette ma con un percorso graduale, fatto di suoni, odori e immagini che si imprimono nella memoria.
Non si tratta soltanto di romanticismo o nostalgia. Il traghetto risponde anche a una logica pratica, in molti casi più vantaggiosa rispetto ad altre soluzioni. Chi parte in gruppo o con la propria auto, ad esempio, può trovare nei collegamenti marittimi un’opportunità concreta per risparmiare, evitare lo stress dei controlli aeroportuali o la necessità di noleggiare veicoli sul posto. In più, le offerte e le promozioni legate al periodo estivo rendono oggi il traghetto una scelta più accessibile e competitiva, anche per chi organizza il viaggio all’ultimo minuto.
La pandemia ha avuto un ruolo nel rinnovare questa attenzione. Con la necessità di mantenere distanze e ridurre gli spostamenti in spazi chiusi, molti turisti hanno riscoperto la possibilità di muoversi via mare come alternativa valida e sicura. Anche dopo il ritorno alla normalità, molte di queste abitudini si sono consolidate, contribuendo a cambiare la percezione stessa del traghetto nella mente dei viaggiatori.
Infine, non va trascurato il valore simbolico di partire o arrivare dal mare. L’Italia, nazione profondamente legata alla propria dimensione costiera, trova nel viaggio in traghetto una forma di continuità con la propria identità mediterranea. Viaggiare guardando le coste da una nave è anche un modo per riscoprire la geografia emozionale del Paese, fatta di scorci, promontori, baie, fari e porticcioli. Una mappa visiva che si compone lentamente e che rende ogni spostamento qualcosa di più di un semplice trasferimento.
In un momento storico in cui il tempo viene spesso percepito come frammentato e accelerato, il ritorno del traghetto segna un’inversione di tendenza interessante. Non solo mezzo di trasporto, ma gesto di scelta culturale, esperienza sensoriale, occasione per guardare il viaggio con occhi nuovi. Una rotta da percorrere non solo per dove porta, ma per come ci accompagna.
























































