Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Charles Tchameni Tchienga, Presidente dell’ODV Il Terzo Mondo
“Domani, mercoledì 16 luglio, verso le ore 16, è previsto l’arrivo a Marina di Ravenna della nave Ocean Viking con a bordo 16 migranti.
Per l’ennesima volta, nell’ambito dell’emergenza migranti, il Governo ha indicato Ravenna come porto sicuro, assegnandolo alla nave Ocean Viking. Si tratta del ventiduesimo sbarco avvenuto a Ravenna dal 31 dicembre 2022.
Basandomi sul grande senso di ospitalità e di buon senso che contraddistingue i ravennati, sono convinto che anche questa volta Ravenna accoglierà con solidarietà e sorriso le 16 persone a bordo.
Tuttavia, è impossibile ignorare il clima che si è venuto a creare in città in questi giorni, a causa di alcuni sgradevoli episodi di delinquenza avvenuti nei pressi dei giardini Speyer. In seguito a questi episodi, molte voci si sono levate, giustamente, per manifestare dissenso e preoccupazione: reazioni legittime e doverose.
Ciò che lascia perplessi, però, è che una parte dei contestatori, anziché analizzare oggettivamente la situazione, ha scelto di rifugiarsi dietro le solite propagande da copione, con il solo scopo di infiammare gli animi, generare paura e diffidenza, e attirare consensi verso ideologie politiche ben note.
Al di là di eventuali responsabilità individuali dovute all’educazione o al vissuto personale, ritengo che le vere cause di certi comportamenti siano da ricercare anche in leggi carenti di umanità e buon senso, sprovviste dei principi fondamentali dei diritti umani universali.
La legge Bossi–Fini, i vari “pacchetti sicurezza” sull’immigrazione e le normative che regolano la permanenza dei richiedenti asilo non sono delibere del Comune di Ravenna.
Cosa c’entrano dunque il Sindaco Alessandro Barattoni, il Vicesindaco di Fusignani o il Comandante della Polizia Locale Andrea Giacomini con le falle del sistema statale che gestisce l’immigrazione? Un sistema che fa acqua da tutte le parti e che impedisce, di fatto, l’inclusione e l’integrazione.
Coloro che fanno propaganda sanno che a Ravenna – come in tutta Italia – esistono persone richiedenti asilo che, a causa di questo sistema fantomatico, vengono sbattute fuori dai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) ancora prima di essere ascoltate dalla Commissione competente per decidere sul loro diritto alla protezione?
Queste persone, impossibilitate ad essere rimpatriate e lasciate per strada, vivono nell’incertezza e nell’abbandono.
Questo, sia chiaro, non giustifica affatto gli episodi di violenza registrati. Tuttavia, se chi oggi alimenta la protesta rivolgesse la propria voce al Governo, chiedendo soluzioni nel rispetto della dignità umana e del buon senso, forse si potrebbero intravedere risposte più efficaci.
Per questo motivo, l’ODV Il Terzo Mondo ritiene che la coesione sociale e la cooperazione siano gli strumenti più efficaci per fronteggiare e contrastare la questione della sicurezza a Ravenna e non solo.”
Charles Tchameni Tchienga,
Presidente dell’ODV Il Terzo Mondo
























































