La tragedia dei bambini della Shoah raccontata in una mostra

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Alla fine della seconda guerra mondiale, pochissimi bambini ebrei sopravvissero all’Olocausto. Dopo la perdita dei primi diritti e la creazione dei ghetti, le famiglie ebraiche, in autogestione, cercarono di conservare una sorta di normalità per i bambini. Ma presto iniziarono le uccisioni e le fucilazioni di massa. Nei campi di concentramento, il destino dei più piccoli era la morte immediata, perché non utili alla macchina bellica nazista. Una parte sopravvisse rifugiata in orfanotrofi, nei monasteri, ospitata da famiglie cristiane, sotto falso nome. La storia di quest’aspetto dell’Olocausto è raccontata nella mostra “Stelle senza un cielo. Bambini nella Shoah”, inaugurata al Salone delle Bandiere del municipio di Faenza. La mostra è curata dallo Yad Vashem e offerta alla città dall’indirizzo artistico del Liceo Torricelli-Ballardini. Ad inaugurare l’esposizione era oggi presente la 2^A