Ieri, sabato 8 giugno, presso la sede dell’Associazione Amici dell’Arte Aps, sita nel Complesso Monumentale Ricci Oddi, a Piacenza, si è svolta la Cerimonia di Premiazione della settima edizione di Giovanarte, Premio per artisti Under 35. Le opere sono state valutate da una giuria di esperti, presieduta da Chiara Canali, critico d’arte e curatore del Premio, e costituita da Stefano Antonio Marchesi, Presidente dell’Associazione Amici dell’Arte; Silvia Bonomini, Vice-Presidente dell’Associazione e storica dell’arte; Franco Spaggiari, mecenate e collezionista d’arte; Sofia Baldi Pighi, direttrice artistica della Biennale di Malta e curatrice “Una Boccata d’Arte” in Emilia-Romagna; Chiara Cardini, storica dell’arte e coordinatrice della Galleria San Fedele di Milano.

È risultato vincitore assoluto della VII edizione del Premio Giovanarte 2024, l’opera realizzata con la tecnica 3D e stampata su lastra di alluminio Entwined existence di Matteo Succi (Svccy) (1997, Ravenna) per l’innovativo utilizzo di programmi di grafica digitale 3D volti alla creazione di un immaginario futurista che rinnova l’iconografia del mondo classico e lo contamina di elementi dell’estetica Vaporwave, per esplorare temi legati all’identità e all’alienazione dell’umanità contemporanea. Il vincitore ha ricevuto un Premio-acquisto di Euro 2.500,00 e la sua opera rimane di proprietà della collezione dell’Associazione Amici dell’Arte.

Il Premio Giovanarte, nato con la finalità di scoprire e valorizzare nuovi talenti artistici e diffondere le tendenze artistiche ultra-contemporanee delle nuove generazioni, quest’anno ha rinnovato la sua formula con la curatela di Chiara Canali, critica d’arte e curatrice indipendente, originaria di Piacenza e attiva su tutto il territorio nazionale in qualità talent scout e ideatrice e promotrice di eventi artistici di alto profilo curatoriale, come il noto PARMA 360 FESTIVAL della creatività contemporanea.

La mostra dei finalisti ha riunito le poetiche espressive di diciannove artisti under 35, nati negli anni Novanta (tra il 1989 e il 1999) che spaziavano dalle forme più legate alla tradizione, come pittura a olio, il disegno a grafite, l’incisione tipografica, il ricamo, la ceramica, la micro fusione, la fotografia, il video, per arrivare alle tecniche ultra-contemporanee come l’animazione digitale, la stampa 3D, il creative coding, il machine learning e l’intelligenza artificiale.

Il Premio, VII edizione, ideato dall’Associazione Amici dell’Arte e patrocinato dal Comune di Piacenza, dalla Provincia di Piacenza e dalla Regione Emilia-Romagna, è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e di Vigevano e della Banca di Piacenza.