“Ieri sera a Bologna, durante la manifestazione degli studenti per la Palestina è stato colpito a un occhio da un uovo pieno di vernice il dirigente della Digos bolognese, perché si era avvicinato ai manifestanti. La sua intenzione era di dialogare, ma è stato aggredito“. Così il segretario dell’Associazione funzionari polizia, Enzo Letizia.

“Le polemiche di questi giorni hanno leso l’autorevolezza della nostra funzione. Pericoloso pure parlare con loro. Ci hanno messo ancor di più nel mirino di violenti e manifestanti teppisti”.

Articolo tratto da Rai News.it del 02/03/2024.

Il gravissimo episodio è avvenuto il 1 marzo a Bologna.

Queste parole danno il senso della irresponsabilità di una certa parte politica che soffia sul fuoco incurante delle gravissime conseguenze che questo atteggiamento può produrre.  Nonostante le Forze dell’Ordine paghino un prezzo altissimo in termini di caduti, feriti ed invalidi per difendere la Costituzione ed il nostro Paese, c’è chi soffia sul fuoco della menzogna per delegittimarne l’operato.  E’ ora di dire con chiarezza da che parte si vuole stare:  con lo Stato nel rispetto delle leggi o con sobillatori, violenti e delinquenti pronti a scatenare disordini appena trovano spazio per farlo.

Il silenzio ipocrita di alcuni dà solo il senso della deriva verso cui ci sta trascinando una politica intesa non più come servizio alla Nazione ma solo come occupazione del potere da parte di chi per troppi anni ha malgovernato il Paese ed ora si sente messo da parte dal voto del nostro Popolo.  Per troppo tempo hanno dimostrato solo incapacità ed oggi salgono sul pulpito per dare lezioni a chi ha ottenuto la giusta legittimazione popolare.

È proprio vero “chi non sa fare, insegna..”.

Tutto ciò premesso si chiede all’intero Consiglio Comunale di esprimere piena e totale solidarietà alle Istituzioni ed alle nostre Forze dell’Ordine nella consapevolezza che chi tutti i giorni rischia la propria vita per la nostra Comunità merita il nostro totale rispetto ed affettoAnzi, ha il diritto di pretenderlo.