Venerdì 23 maggio presso il Polo di Tebano, a Faenza, si è svolta l’assemblea annuale del CAV (Centro Attività Vivaistiche), cooperativa di vivaisti il cui scopo principale è quello di attuare l’autocontrollo per la certificazione genetico-sanitaria delle produzioni vivaistiche. Durante l’assemblea è emersa la bontà del lavoro portato avanti dal CAV a favore dei soci, che consente di arrivare alla produzione del materiale vivaistico con una qualità ben superiore alla media, tanto che nel corso del tempo sono stati ottenuti accreditamenti e certificazioni con valore europeo ed internazionale. “Abbiamo sottoscritto accreditamenti con altri Stati, come per esempio quello che ci identifica come Stazione di pre-quarantena europea per la Nuova Zelanda”, ricorda il presidente Fabio Burroni.

Attualmente CAV associa 28 aziende vivaistiche, che detengono quote nazionali di mercato del 90% per la produzione della fragola, del 50% per altre specie frutticole, del 40% per le orticole e del 40% per la vite (l’associazione nazionale MIVA, Moltiplicatori Italiani Viticoli Associati, è socia del CAV). La gran parte dei soci hanno sede in Emilia Romagna, ma sono presenti anche aziende di altre regioni come Trentino Alto Adige, Abruzzo, Toscana e Sicilia. “Nato nel 1982 partendo da un progetto di certificazione regionale, dopo oltre quarant’anni il CAV è diventato il primo attore a livello nazionale per il livello più importante di certificazione volontaria (marchio QVI, Qualità Vivaistica Italia), che portiamo avanti assieme a CIVI Italia, organo interprofessionale fra vivaisti e produttori e gestore del marchio QVI per il MASAF”, aggiunge il presidente Burroni.

Con una superficie globale di oltre 5.000 mq in serre “screen house” e oltre 2.000 varietà in conservazione, il CAV oggi è il maggiore centro di conservazione e premoltiplicazione operante sul mercato vivaistico italiano. Le piante accedono alla fase di conservazione e pre-moltiplicazione nelle “screen house” solo dopo essere risultate esenti dai patogeni indicati nei disciplinari di certificazione QVI. Per i propri associati, e per clienti nazionali ed internazionali, la cooperativa produce piante di categoria pre-base e base nel settore delle piante da frutto, fragola, olivo, vite, agrumi e piccoli frutti. Il CAV dispone inoltre di un moderno laboratorio – recentemente riconosciuto come ‘laboratorio ufficiale‘ dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – in grado di effettuare analisi fitopatologiche per la ricerca di nematodi, virus, batteri, funghi, fitoplasmi, viroidi, acari e insetti e per effettuare analisi di rispondenza varietale. Il riconoscimento di laboratorio ufficiale conferma la bontà del lavoro svolto fino a questo momento e della competenza messa in campo.