Le scommesse sportive crescono in tutta Italia e non fanno eccezione la nostra città e la nostra provincia. Il betting continua la sua espansione, trainato soprattutto dal calcio ma anche dal basket e dalla pallavolo che, sebbene in percentuale minore, partecipano alla grande ascesa del comparto.

Come riporta Gaming Report, la raccolta scommesse sul calcio ha raggiunto nel 2023 un volume record di 14 miliardi e 800 milioni di euro, segnando un aumento di ben 7 volte rispetto al 2026. Per capire l’impatto di questa filiera sulla nostra economia basti pensare che solo gli eventi relativi alla nazionale di calcio hanno creato un utile per le casse dell’Erario di ben 1 milioni e 687 mila euro. Numeri ancora più alti se si considerano tutti i riflessi economici: tra dati fiscali e occupazionali, infatti, l’impatto delle scommesse sul Prodotto Interno Lordo del nostro paese è di ben 1 miliardo e 600 milioni di euro.

Come dicevamo in apertura, poi, anche la nostra città e la nostra regione si inseriscono perfettamente in questo contesto. Nella provincia di Ravenna, secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Dire, si è registrata una spesa significativa nel gioco d’azzardo, con un totale di 843 milioni di euro spesi, un dato che colloca Ravenna tra le province con una delle spese più elevate in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda invece le scommesse sportive in agenzia nei primi otto mesi del 2024, emerge che la spesa totale in Italia è stata di 604 milioni di euro, con vincite che hanno superato i 2,9 miliardi. Le province che guidano la classifica sono quelle di Napoli, Roma e Milano, con la città partenopea al primo posto con oltre 90 milioni di euro spesi. Sebbene Ravenna non compaia tra le prime province per spesa in questo settore specifico, l’Emilia-Romagna nel suo complesso ha mostrato un interesse crescente per le scommesse sportive, come dimostra la vincita, fatta a novembre del 2019, a Faenza, di ben 2 milioni di euro con un singolo biglietto de “Il Miliardario Mega”.

A livello regionale, poi, l’Emilia-Romagna si posiziona tra le prime sei regioni italiane per numero di addetti nel settore del gioco, rappresentando una quota significativa del totale nazionale, a sottolineare l’importanza economica del settore e l’impatto occupazionale correlato. Una crescita che si accompagna ovviamente all’implementazione di misure per promuovere un gioco responsabile e prevenire fenomeni di dipendenza. La regione è infatti in prima linea per attività di sensibilizzazione e regolamentazione che mirano a garantire che il gioco rimanga un’attività di intrattenimento sicura per tutti i cittadini.

Stesso impegno messo in campo dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. La FIGC infatti dal 2020 organizza corsi per stimolare una maggior consapevolezza di gioco. A questi interventi hanno partecipato oltre 1.800 tra calciatori e calciatrici delle Nazionali, tesserati dei club maschili e femminili, ma anche tecnici, arbitri, componenti degli organi di giustizia sportiva e club di Serie A e Serie B femminile. L’obiettivo? Far capire a tutti cosa comporta il gioco e rendere il gambling un settore sempre più sicuro.