“Tra gli esempi di gestione del volontariato e delle risorse civiche che lascia perplessi c’è il caso degli Assistenti civici. Reclutati alcuni anni fa (l’Amministrazione comunale si attivò in seguito all’opportunità offerta da un Bando regionale) e formata una cinquantina di persone (volontari, prima coordinati da una Associazione LaboriosaMente poi scomparsa dalla scena), nel tempo il gruppo si è ridotto a una decina di volontari attivi (coordinatore, Stefano Picchietti; tra i volontari, Marco Barlotti)” affermano il candidato sindaco per il centrodestra Flippo Donati e Nicola Grandi, capolista di “Viva Ravenna”.

“I compiti per cui i Volontari civici erano stati formati erano: segnalazioni di casi di degrado urbano, assistenza e controllo di manifestazioni ed eventi specie sportivi- sempre in collegamento e dipendenza dalla Polizia locale- evenienze/emergenze sociali. La riduzione del numero è avvenuta non solo per gli eventi personali che finiscono ‘fisiologicamente’ col ridurre la disponibilità delle persone a dedicare tempo ed energie ad attività di volontariato, ma anche per un (così percepito) disinteresse dell’Amministrazione comunale verso la volontà e offerta di impegno sociale da parte di questi cittadini” proseguono Grandi e Donati.

“I compiti che gli assistenti civici svolgono o svolgerebbero, vengono sempre più affidati ad altre Associazioni; un altro bando di reclutamento per aumentare l’organico (avanzato dalla Polizia locale all’Amministrazione comunale) non ottiene l’assenso politico (dell’Assessore competente alla sicurezza Fusignani) e allunga l’elenco di offerta di contributi e impegno da parte di cittadini, che però rimane inascoltato e lascia un’impressione molto deludente di indifferenza” dichiarano Grandi e Donati.

“Questo l’interesse, questa la gestione delle risorse e della volontà di partecipazione al bene pubblico mostrati – anche in questo caso- dall’Amministrazione comunale. Rimarchiamo e indichiamo ai concittadini la potenziale utilità di una cinquantina di assistenti civici (riconoscibili da divise, visibili) dislocati nel territorio comunale, e la prevedibile azione della loro presenza: deterrente ai comportamenti impropri così lamentati dai cittadini, riferimento utile per richieste e segnalazioni. Oltre ad auspicare una doverosa risposta, come manifestazione di apprezzamento (anzichè disincentivazione) dell’ offerta di impegno, loro e di tanti altri volontari” concludono Filippo Donati e Nicola Grandi.