«Quanto emerge dagli avvisi di conclusione delle indagini della Procura di Ravenna sull’alluvione che ha devastato Traversara e Boncellino è di una gravità estrema ed evidenzia non solo responsabilità tecniche, ma anche precise responsabilità politiche».

Lo dichiara Roberta Conti, consigliere comunale della Lega a Faenza, commentando l’indagine che coinvolge dodici persone, tra vertici passati e presenti della Protezione Civile, direttori dei lavori e rappresentanti di ditte, con ipotesi di reato che includono il disastro colposo e il pericolo tuttora persistente.

«Parliamo di piani ignorati per oltre vent’anni, di interventi strutturali mai realizzati nonostante fossero previsti come prioritari e di criticità note da tempo – prosegue Conti –. In questi anni la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni locali sono state governate dalle stesse forze politiche, che oggi non possono far finta di nulla o scaricare le colpe solo su tecnici e funzionari».

«Chi governa da decenni questo territorio – aggiunge Conti – ha il dovere di rispondere ai cittadini su perché opere fondamentali non siano mai state realizzate e su come sia stato possibile arrivare a due alluvioni devastanti in così poco tempo, nonostante studi, relazioni tecniche e piani di bacino già disponibili».

«Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e del principio di presunzione di innocenza – conclude – è però evidente che esiste un fallimento politico nella gestione del rischio idraulico. Servono risposte immediate, trasparenza totale e interventi seri per mettere finalmente in sicurezza il territorio, senza propaganda e senza scaricare le responsabilità su altri».