Il problema della casa può essere ormai considerato come una vera e propria emergenza nazionale, recentemente confermata dai dati forniti dall’A.N.C.I., secondo cui in Italia ci sono 9,6 milioni di abitazioni non occupate a fronte di quasi 4 milioni di famiglie bisognose di un alloggio, con l’esecuzione quotidiana di ben 134 sfratti. L’acquisto di una casa richiede disponibilità economiche, garanzie e adempimenti che non tutte le persone sono in grado di affrontare.
Il mercato degli affitti è contratto e offre troppo poco, per di più a canoni elevati e con oggettive difficoltà di accesso dovute alle condizioni poste dai proprietari e alle insufficienti abitazioni disponibili; l’edilizia residenziale pubblica non riesce a soddisfare le richieste dei numerosi nuclei iscritti nelle graduatorie. In tale contesto, per le organizzazioni che si occupano di aiutare le persone bisognose, è purtroppo sempre più frequente, anche a Ravenna, la necessità di affrontare gravi situazioni di emergenza abitativa, in particolare nei casi limite di persone – nuclei familiari e singole – che si ritrovano per strada in quanto private, per le più svariate ragioni, della propria casa e impossibilitate a trovare una immediata ricollocazione.
Questa condizione di estremo disagio, che inevitabilmente colpisce le fasce economicamente più deboli della popolazione, può protrarsi anche per alcuni giorni a causa della mancanza di posti nei servizi di accoglienza locali (dormitori e case famiglia, le cui liste di attesa sono spesso lunghe) oppure per la difficoltà di attivare immediatamente il sistema di accoglienza comunale (nei fine settimana o, comunque, nel tempo necessario ad espletare le procedure di inserimento). Muovendo da queste constatazioni oggettive torna il progetto di cittadinanza attiva, avviato nel 2013, DONA DOMUS. Su iniziativa di COMITATO ROMPERE IL SILENZIO, ARCI DI RAVENNA, FEMMINILE MASCHILE PLURALE APS, AVVOCATO DI STRADA ODV RAVENNA e da un gruppo di persone della società civile, “Accomunati dalla condivisione dei valori sociali di equità, giustizia, solidarietà, rispetto, ambiente, cooperazione e dall’intendimento di mettere in campo idee e soluzioni concrete in queste tematiche, l’iniziativa DONA DOMUS intende richiamare l’attenzione di cittadine/i, delle istituzioni e delle organizzazioni locali sul tema dell’emergenza abitativa affinché possano essere messe in campo tutte le misure necessarie per tentare di limitare le conseguenze socialmente dannose di questo diffuso fenomeno, soprattutto quando sono interessate donne (sole o con figli minori) e persone anziane”.
“Nel contempo, l’iniziativa ha lo scopo di aiutare le persone che sono esposte al rischio concreto di vivere per strada poiché temporaneamente impossibilitate a trovare un posto dove poter dormire, accogliendo e pagando, compatibilmente con le risorse disponibili, sistemazioni provvisorie in hotel e b&b locali in attesa dell’attivazione delle misure di accoglienza. Il concreto perseguimento di quest’ultimo obiettivo impone ovviamente di raccogliere fondi, per cui chiediamo donazioni a cittadine/i, alle associazioni, alle organizzazioni economiche e cooperative, alle imprese, alle fondazioni, ai partiti, ai sindacati e a chiunque voglia dare un contributo all’iniziativa”.
Le donazioni, fiscalmente detraibili, potranno essere effettuate a:
ARCI RAVENNA APS
IBAN: IT80F0854213103000000228900
CAUSALE: EROGAZIONE LIBERALE PROGETTO “DONA DOMUS”
Le associazioni promotrici sono a disposizione, attraverso i loro canali di comunicazione reperibili on-line e/o sulle pagine social, per eventuali approfondimenti sull’iniziativa, invece per informazioni di tipo amministrativo è attivo il numero 0544/219721 (ARCI RAVENNA).


























































