“Supplendo a certi vuoti dell’informazione pubblica istituzionale su eventi non ammirevoli che avvengono nel territorio ravennate, ho ricevuto nel primo pomeriggio di questo Capodanno, grazie ai capillari contatti coi cittadini che Lista per Ravenna stabilisce ed estende da sempre, il seguente messaggio con foto: “La volevo informare che, come potevamo ipotizzare già dalla vicenda precedente, anche ieri sera è stato dato fuoco all’ennesimo cassonetto, questa volta in via Ercolani, parallela di via Castelladella, dove c’erano stati gli episodi pregressi. Ovviamente sono stati chiamati ancora i pompieri, che sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme”.
Siamo a Carraie di Santo Stefano, nei dintorni del parco Bella Ciao, situato tra il giardino Itala Valpiani a nord e via Castelladella a sud. La “vicenda precedente”, capitata nella notte di Halloween, ci fu segnalata così: “A causa anche della scarsa illuminazione del parco e della nostra adiacente strada, un gruppo di ragazzi ha dato fuoco ad uno dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti contenente carta e cartone. […] La zona è oggetto di innumerevoli episodi di degrado e di oltraggio al bene pubblico, nonostante i nostri sforzi per cercare di preservare la bellezza e l’utilità del parco. Non è proprio possibile aumentare la sicurezza di questa zona?”. Ne feci, un’interrogazione al sindaco, avanzando anche alcune proposte contenute nel messaggio, alle quali l’assessore all’Ambiente rispose in sostanza così: “Credo che sia stato un episodio grave che almeno debba far accendere un’attenzione per un po’ di presidio. […] Inoltro il documento alla Polizia Locale nel senso che faranno le loro valutazioni. Riguardo invece al rafforzamento dell’illuminazione pubblica, entro il 2025 sicuramente tutti i punti luce esistenti in zona parco saranno passati a led, offrendo una resa sicuramente maggiore. Vedremo allora se sarà sufficiente”. La mia successiva richiesta, indirizzata il 22 novembre alla Polizia Locale, ebbe il seguente riscontro: “Sono in corso indagini investigative finalizzate all’inoltro della prescritta comunicazione di notizia di reato all’Autorità Giudiziaria e, pertanto, la relativa attività è vincolata all’obbligo del segreto negli atti d’indagine di cui all’art. 329 del codice di procedura penale. Anche a seguito del citato episodio di danneggiamento, verrà incrementata l’attività di monitoraggio e vigilanza sia presso l’isola ecologica, ubicata nel Parco Bella Ciao di Carraie, sia, più in generale, estendendola all’intera zona dell’abitato con l’intento di scoraggiare analoghi comportamenti in futuro”.
Avendo anche chiesto al Prefetto di verificare, presso il Comando provinciale dei Carabinieri, se è possibile ampliare la fascia oraria di attività delle caserme più vicine a Carraie, giacché i carabinieri intervenuti sui fatti in oggetto sono giunti sul posto, da Milano Marittima, dopo mezz’ora, la risposta trasmessami è stata: “Nella frazione di Carraie la situazione è costantemente monitorata dalle Stazioni circostanti e con servizi garantiti nell’arco delle 24 ore”.
I 2.698 residenti di Carraie e Santo Stefano avrebbero forse ragione di replicare a quanto sopra così: “Non diciamo 24 ore per 365 giorni, ma almeno per alcune ore di certe notti dell’anno particolarmente a rischio di sicurezza, magari a causa di un manipolo di ragazzi particolarmente agitati in certe zone già identificate, un po’ di illuminazione pubblica in più e di presidio delle forze dell’ordine non sarebbero fuori posto già da subito. Siamo forse considerati e trattati come “di campagna”, rispetto alla città capoluogo, ma viviamo pur sempre in paesi, non di rado grandi come piccole città, meritevoli di maggiori attenzioni”.


























































