In occasione della mostra Renato Bruscaglia. Una donazione per Bagnacavallo, il Museo Civico delle Cappuccine ha realizzato una speciale tiratura in 35 esemplari numerati dell’incisione inedita di Bruscaglia Ombre sotto la collina, acquaforte del 1983.

I 35 esemplari sono in vendita al pubblico presso il bookshop del museo, in cartelline realizzate appositamente per l’evento, al prezzo davvero speciale di 50 euro.

È possibile anche ordinare online e ricevere l’incisione a casa (scrivere a: centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it).

Il ricavato sarà utilizzato dal Comune di Bagnacavallo per contribuire a contrastare le conseguenze dell’emergenza Covid in ambito artistico-culturale.

L’incisione, in cui il paesaggio è rappresentato su piani sovrapposti caratterizzati da sistemi di segni quasi in contrasto tra loro, rappresenta perfettamente la sintesi che tipicamente caratterizza lo sguardo di Bruscaglia sulle colline marchigiane.

La mostra di Bagnacavallo, che espone la ricca collezione di opere grafiche del maestro urbinate recentemente acquisita dal museo, sarà visitabile fino al 12 luglio nei seguenti orari: martedì e mercoledì: 15-18; giovedì: 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica: 10-12 e 15-19. Chiusa il lunedì e i post-festivi.

Ingresso gratuito. Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a.

Informazioni:

tel. 0545 280911

www.museocivicobagnacavallo.it

centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

Renato Bruscaglia (Urbino 1921 – Bologna 1999) è uno dei massimi interpreti del paesaggio del secondo Novecento, e proprio la rappresentazione e la riappropriazione del paesaggio è il concetto che sta al centro di questo primo impegno espositivo del museo dopo l’emergenza sanitaria. I paesaggi di Bruscaglia, benché trovino un riferimento diretto nelle campagne e nelle colline marchigiane, sono a tutti gli effetti l’archetipo del paesaggio italiano, così fortemente caratterizzato dalla stratificazione di arte e cultura. I paesaggi di Bruscaglia non sono semplici vedute, ma d’après nature mediati dall’intelletto. Osservare le sue incisioni significa così ripercorrere la vita, il pensiero, gli orizzonti etici e morali dell’artista. Le opere che arricchiscono il Gabinetto delle Stampe del Museo Civico permettono di ricostruire con efficacia l’intera parabola artistica di Bruscaglia, dal primo naturalismo degli anni Cinquanta sino alla riduzione e astrazione del segno incisorio tipico dell’attività calcografica degli ultimi anni della vita dell’artista. La mostra presenta inoltre alcuni lavori di ritrattistica realizzati nel primo periodo di attività, in cui si conferma la spiccata sensibilità dell’incisore, in grado di restituire la verità del soggetto facendone emergere le vibrazioni interiori.