Lo avevamo proposto poco più di un anno fa e ancora poche settimane fa in Consiglio comunale con un ordine del giorno bocciato per ben 2 volte dal Pd, il partito delle tasse utilizzate per mantenere il sistema delle poltrone per i propri adepti.

Uscita del Comune di Ravenna da Hera S.p.A., creazione di una società inhouse con gli altri Comuni della Provincia per la raccolta dei rifiuti e passaggio alla “tariffa puntuale” grazie alla quale cittadini ed imprese pagano per quanti rifiuti producono realmente. Queste le nostre proposte.

Per poterle bocciare, la maggioranza a guida Pd é ricorsa ad una serie di motivazioni a dir poco fantasiose, come quella che la Giunta de Pascale stia già lavorando per l’introduzione della Tarip, la tariffa puntuale.

Una motivazione smentita dai fatti e dal nostro carteggio con gli uffici comunali che, rispondendo ad una nostra precisa richiesta, hanno messo nero su bianco la conferma che, al momento, non ci sono atti della Giunta e/o degli uffici stessi.

Il PD ravennate non vuole ammettere che la scelta del Pd forlivese é stata vincente.

La Giunta Drei, infatti, ha dato il via per la costituzione di una società “in house”, l’Alea, nella quale partecipa lo stesso Comune insieme ad altri della provincia forlivese, per la raccolta dei rifiuti e che ha annunciato, pochi giorni fa, una riduzione del costo di tale pari al 10,4% rispetto al costo targato Hera S.p.A.

Infatti, il piano economico e finanziario approvato da Alea, prevede un costo annuale del servizio di poco più di 31 milioni di euro contro il costo precedente di Hera S.p.A. di 35 milioni di euro, con un risparmio di oltre 3 milioni di euro. Il 10,4% in meno, appunto.

Il costo totale di Alea per la raccolta dei rifiuti, tiene anche conto dell’applicazione a tutti i lavoratori utilizzati nel servizio, compresi quindi anche quelli delle cooperative sociali, del contratto Fise invece del ccnl delle cooperative sociali, molto più svantaggioso. Al contrario delle cooperative sociali che operano per conto di Hera S.p.A. E che applicano il ccnl omonimo con costi notevolmente inferiori rispetto al Fise.

A Ravenna il Pd continua imperterrito nel mantenere la partecipazione nell’inefficiente e eccessivamente costosa Hera S.p.A. e, quindi, a tenere alta la tassa per le tasche dei ravennati.

Intendiamo portare in Consiglio comunale, la proposta di costituzione di una società in house anche per il Comune di Ravenna, al fine di consentire, finalmente, la riduzione dell’imposta rifiuti anche per noi Ravennati.

Dal momento che adesso è stata resa pubblica la verità, chissà cosa inventerà il Pd di Ravenna per bocciare anche questa iniziativa in favore dei cittadini