Una splendida partita di pallavolo, uno spettacolare duello personale a suon di punti tra i due opposti, Bovolenta e Nielsen che chiudono rispettivamente con 28 e 29 punti, un tie-break incertissimo, risolto in volata. Questo hanno offerto Consar Ravenna e Yuasa Battery Grottazzolina nel match della 22esima giornata. Tutto indelebilmente macchiato dall’ululato razzista piovuto nel quarto set dal settore di tribuna occupato dai tifosi marchigiani (una trentina) su Arasomwan, dopo una battuta sbagliata. Un episodio, forse unico, nei palazzetti che ha guastato l’atmosfera di un Pala de Andrè ribollente di tifo e di entusiasmo. Il 3-2 finale premia la costanza e la lucidità della squadra di Ortenzi, che si conferma ostica e di altissimo livello, mentre la Consar trova comunque la maniera di essere contenta: per la settima volta di fila va a punti, porta a due il vantaggio sulla Tinet Prata, in casa della quale giocherà sabato prossimo, e soprattutto festeggia con quattro turni d’anticipo il matematico accesso ai playoff. E fa festa anche Bovolenta, che ha varcato stasera i 1000 punti in carriera in tutte le competizioni.

I sestetti Nessuna variazione nei due sestetti di partenza. Bonitta parte con Mancini-Bovolenta, Mengozzi e Bartolucci al centro, Orioli e Benavidez schiacciatori e Goi libero. Coach Ortenzi non cambia il sestetto che sta volando in A2: Marchiani in regia, Nielsen opposto, Canella e Mattei al centro, Fedrizzi e Cattaneo in attacco con Marchisio libero.

La cronaca della partita I primi due punti del set della Yuasa Battery non spaventano la Consar che piazza in tutta risposta un parziale di 5 punti portandosi sul 7-4, grazie anche a un muro a uno di Mengozzi e a un ace di Benavidez. Un sontuoso muro di Bartolucci, ex di turno, firma anche il +5 per Ravenna (12-7). La prima della classe ha una grande reazione dal 19-15 quando infila un parziale di 5-1 e aggancia la parità a quota 20, appoggiandosi soprattutto al suo bomber Nielsen. Bovolenta e un errore marchigiano danno il primo set a Ravenna.
Sulle ali dell’entusiasmo la Consar parte 3-0 nel secondo set, ma poi Ravenna comincia a sbagliare tanto al servizio (5, alla fine del set saranno 7) e in attacco (2, alla fine del set 5), prestando il fianco alla rimonta marchigiana, alimentata da un muro di Fedrizzi e da un attacco di Cattaneo e poi perfezionata da Nielsen (10-17). Il turno positivo al servizio di Mancini provoca difficoltà alla Yuasa e la compagine di Bonitta si rifà sotto (16-19). Due muri di fila di Ravenna fanno esplodere il de Andrè (19-20) ma altri due errori condannano la Consar. La Yuasa. Non spreca l’occasione e con il muro di Mattei si porta in parità.
Nel terzo set è la formazione di Ortenzi a partire forte (0-3), provvede Bovolenta a ricucire le distanze con tre punti di fila, conditi da un ace (4-4) mentre Mengozzi, vincitore di un duello sottorete, mette la freccia (5-4). Il time-out di Ortenzi sortisce effetto, la Yuasa al rientro piazza un break di tre punti e si riporta in vantaggio (7-8). L’equilibrio del set resiste fino al 16 pari, poi Orioli e Bovolenta danno la spallata decisiva e aprono il bel rush finale della Consar che si porta sul 2-1.
Ci vuole subito un time out di Bonitta sullo 0-2 nel quarto set per accendere la Consar che trova subito il ritmo e le giocate per arrivare al 3 pari. Ed è parità anche dopo il secondo scatto degli ospiti determinato da un ace di Fedrizzi e da due errori ravennati ma la Consar di oggi non molla un centimetro e Mengozzi firma la nuova parità a 7 con un ace. Il terzo scatto della Yuasa questa volta non trova contromisure. Bonitta prova ad affidarsi prima ad Arasomwan al posto di Mengozzi e poi a Russo in regia al posto di Mancini ma non c’è più la forza in casa ravennate per scalfire le certezze della squadra di Ortenzi che va a prendersi il set, guastato da un chiaro ululato razzista contro Arasomwan arrivato dal settore occupato dai sostenitori marchigiani.
Il tie-break è uno splendido e insistito cambio palla fino al 12 pari, con Bovolenta e Nielsen ad accollarsi le maggiori conclusioni e a dividersi la stessa positività in attacco (50%). Decisivi un errore ravennate e un muro di Canella per il +2 della Yuasa che poi alza le braccia al cielo con il punto del solito Nielsen.

Il commento di coach Bonitta “La maggiore concretezza di Grottazzolina nelle palle che scottano ha fatto la differenza nel tie-break. La mia squadra ha fatto una bellissima prestazione, di primissimo livello in un contesto che ricalcherà quello che troveremo nei playoff, che da stasera sono certi. Ci teniamo il punto: perdiamo ma andiamo avanti. L’insulto razzista? L’abbiamo sentito e segnalato e che dispiace perché questi non sono modi di fare tifo. Nel calcio fermano la partita”.

Il tabellino

Ravenna-Grottazzolina 2-3 (25-23, 20-25, 25-18, 18-25, 13-15)

CONSAR RAVENNA: Mancini, Bovolenta 28, Bartolucci 12, Mengozzi 6, Benavidez 12, Orioli 17, Goi (lib.), Arasomwan 2, Russo, Feri, Grottoli, Falardeau. Ne: Chiella (lib.), Menichini. All: Di Lascio.
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA: Marchiani 1, Nielsen 29, Canella 10, Mattei 5, Fedrizzi 16, Cattaneo 8, Marchisio (lib.), Cubito, Vecchi, Lusetti, Mitkov. Ne: Ferraguti, R. Romiti, Foresi (lib.). All.: Ortenzi.
ARBITRI: Venturi di la Loggia e Pristerà di Robassomero.
NOTE: Durata set: 30’, 27’, 28’, 24’, 22’, tot. 131’. Ravenna (5 bv, 23 bs, 11 muri, 14 errori, 45% attacco, 51% ricezione, 16% perf.), Grottazzolina (5 bv, 10 bs, 11 muri, 14 errori, 41% attacco, 61% ricezione, 22% perf.). Spettatori: 890. Mvp: Nielsen.