È partita da una residente di Fornace Zarattini una petizione dal titolo “STOP PAGAMENTO UTENZE DOMESTICHE PER I CITTADINI ALLUVIONATI” dove si chiede per tutti i cittadini alluvionati del comune di Ravenna di non pagare le utenze domestiche (luce, acqua, gas, rifiuti, canone RAI) da giugno 2023 a dicembre 2023 e il consorzio di bonifica per i prossimi 10 anni.
I moduli per la raccolta firme ben presto si sono diffusi a Ravenna e nelle frazioni e le adesioni hanno superato la quota 600, necessaria per presentare la petizione in Comune.
Ma la raccolta firme non si è fermata e si sta allargando in questi giorni su tutto il territorio romagnolo alluvionato: anche Lugo, Sant’Agata, Conselice e Lavezzola alcuni cittadini la stanno diffondendo.
“Confidiamo che gli enti di competenza provvederanno ad esaudire tale richiesta: primo perché sul territorio i cittadini alluvionati non sono un numero tale per cui colossi come Eni, Hera, Enel, RAI, che tra l’altro nell’ultimo anno hanno chiuso i bilanci con extra profitti da capogiro, non possano non sostenerne l’esenzione, secondo perché mazziati e cornuti i romagnoli vittime dell’alluvione non se lo meritano proprio” commenta Alessandra Musumeci, ideatrice della petizione.
“Stanno infatti arrivando bollette dell’energia elettrica, dopo la sospensione, che oltrepassano i 1000 euro solo per il periodo giugno – luglio a causa dell’utilizzo dei deumidificatori nelle abitazioni alluvionate da asciugare” spiega Musumeci.
“Confidiamo inoltre che il comune di Ravenna abbia la decenza di fare una variazione di bilancio per sostenere l’esenzione dalla Tari e non certo di utilizzare allo scopo le donazioni ricevute pro alluvione. Quelle servono a ricostruire il nostro mondo, almeno quello materiale che l’alluvione ci ha portato via. Perché per la perdita emotiva e della memoria delle nostre vite, non ci sono donazioni che tengano”.