“Come UILFPL di Ravenna perseguiamo e rivendichiamo la crescita professionale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori; di qualsiasi profilo e settore.

Riteniamo che ogni professionista e operatore debba essere messo nelle condizioni di fare al meglio il proprio lavoro attraverso la definizione e la predisposizione di specifici percorsi formativi, nonché di ricevere adeguata valorizzazione sotto ogni aspetto: legale, contrattuale ed economico.

Non siamo abituati ai “no” preconcettuali. Siamo bensì abituati ad affrontare, analizzare e approfondire ogni singolo tema con un approccio coerente e costruttivo. I nostri obiettivi sono quelli di consentire alle persone di lavorare in sicurezza e ricevere ogni forma di riconoscimento possibile.

Anche il sistema dell’intera Emergenza-Territoriale 118 deve essere improntato a queste caratteristiche e ogni progetto di riorganizzazione oltreché rispondere adeguatamente ai bisogni di assistenza e cura dei cittadini deve valorizzare il lavoro di chi quotidianamente è in prima linea. Abbiamo infatti visto come il vero patrimonio della sanità, a garanzia del miglior funzionamento dei servizi, sono i nostri medici, infermieri, autisti dell’emergenza, oss, e tutti gli altri profili che assieme garantisco risposte sempre più multidisciplinari e multi professionali.

Se da un lato riscontriamo la carenza di personale medico frutto non solo di decisioni lontane e sbagliate sul versante del numero chiuso alle facoltà di medicina e della sbagliata programmazione delle scuole di specialità, dall’altro probabilmente paghiamo lo scotto di una poca attrattività da ricercare in aspetti più locali.

In questo quadro è necessario valutare ogni progetto di riorganizzazione valorizzando al meglio le accresciute competenze del personale, cogliendo anche le innovazioni date dal nuovo CCNL; partendo da adeguati e mirati percorsi formativi sul campo, dall’introduzione di incarichi professionali per tutti le aree contrattuali e alla definizione di passaggi verticali attraverso procedure riservate al personale interno, sapendo come spesso molti dipendenti gestiscono attività ben superiori ai livelli contrattuali posseduti.

L’accrescimento e lo sviluppo delle competenze e la contestuale valorizzazione e tutela dei ruoli sono l’elemento fondamentale per avviare ogni nuovo progetto di riorganizzazione.

Al contrario il rischio sarebbe di non riuscire a rispondere alle sfide del presente e alle incognite del futuro.

Si apra un confronto vero e costruttivo con al centro del dibattito la valorizzazione e la tutela di tutto il personale dipendente.”