C’è un modo nuovo di intendere un campo estivo. Si chiama “CIO’ CHE CRE!” ed è la proposta per l’estate 2020 ideata dalla Pallamano Romagna.

Sotto la direzione tecnica di Fabrizio Tassinari, ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni, da qualche settimana, si stanno incontrando presso la palestra comunale ed il plesso scolastico di Mordano, per vivere un’esperienza divertente, ludica e di interazione sociale.

Il rigido rispetto del protocollo previsto dalle norme istituite per far fronte all’emergenza sanitaria, non scalfisce l’entusiasmo degli educatori e degli animatori: all’ingresso del Cre sono gestiti e separati i flussi dei ragazzi a cui viene controllata la temperatura; durante le attività in comune i ragazzi sono tenuti ad indossare la mascherina; i responsabili puliscono ed igienizzano i bagni e le zone in comune, più volte al giorno. Tutti gli accorgimenti del caso, dunque, sono adottati per la sicurezza e la tutela di tutti i partecipanti.

Il dato importante, da sottolineare, è il grande interesse riscontrato dalle famiglie e dai ragazzi: i numeri parlano chiaro, con il limite massimo di partecipanti (imposto dalla Legge) raggiunto in poche settimane di Cre. Questo, purtroppo, ha costretto gli organizzatori a respingere diverse altre richieste di ragazzi interessati. L’affluenza premia lo sforzo della società e degli organizzatori.

Simone Ferraresi è uno di questi: “Con Fabrizio Tassinari ci siamo confrontati a lungo nei mesi precedenti al covid. Avevamo ideato un progetto di Cre molto interessante che, ovviamente, dopo l’emergenza sanitaria, siamo stati costretti a rivedere e modificare. Nella ripartenza ci siamo convinti a iniziare il Cre e la risposta dei ragazzi e dei loro genitori è stata importante. E questo ci fa molto piacere. Abbiamo ricevuto l’adesione di parecchi animatori ed educatori interni alla Pallamano Romagna che ci hanno permesso di dare il via al progetto”.

Ma il “Ciò che Cre!” non è solo un ritrovo estivo per ragazzi. Offre la possibilità a poco meno di 40 ragazzi e ragazze di interagire attraverso giochi, sport ed attività comuni, dopo il lungo periodo di lockdown: “I ragazzi sono al centro del nostro progetto e ricevono continuamente le attenzioni di cui necessitano dal momento dell’ingresso, nella fascia oraria 7,30-9,00, fino a quello d’uscita, previsto alle 18,00. Inoltre, hanno la possibilità di variare più volte al giorno le attività a cui partecipare, divertendosi con gli amici ed impegnandosi non solo nello sport. Molto attesi, infatti, sono i laboratori artistici e teatrali, i giochi tradizionali di una volta, i giochi d’acqua e di motricità.

L’attività in palestra prevede diversi giochi legati a tanti sport differenti: pallamano ovviamente, poi calcio, rugby, bocce, fresbee, ad esempio. In alcuni momenti i tecnici propongono anche allenamenti di specializzazione della pallamano. Abbiamo anche previsto spazi e momenti in cui i ragazzi svolgono i compiti estivi”.

Nella “settimana tipo” gli educatori non lesinano colpi di scena per i ragazzi, organizzando diverse gite al Villaggio della Salute Più di Monterenzio, al Labirinto magico di Alfonsine, alla Casa delle farfalle ed al Parco di Cervia, all’Acquajoss di Conselice, all’Adventure Park di San Marino, alla piscina di Riolo Terme, al Parco Bucci di Faenza ed alla Bocciofila a giocare a bocce e boccette.

E’ statp possibile il pranzo ai ragazzi “grazie alla collaborazione del ristorante pizzeria La Volta che ringraziamo infinitamente”.

Si ringrazia anche Fabio Minzoni di MSC srl, per i corsi di aggiornamento sulla sicurezza e per la supervisione.

Inoltre, tutti i ragazzi partecipanti sono stati tesserati dall’AICS, per rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge.

In tema di ringraziamenti, non va dimenticato il Comune di Mordano, in primis il Sindaco Nicola Tassinari, la Dirigente Scolastica dell’IC1 per aver concesso l’utilizzo del plesso di Mordano e tutte le aziende che hanno collaborato e contribuito per la buona riuscita del Cre.

La soddisfazione dei ragazzi sta convincendo la Pallamano Romagna “a prolungare il periodo di attività del “Ciò che Cre!” fino alle prime settimane di agosto. Credo che riusciremo a garantire queste ulteriori settimane ai nostri ragazzi”.

Il costo di una settimana di “Ciò che Cre!” è pari ad € 75,00.

“Purtroppo il periodo di collaudo di questo progetto” conclude Ferraresi “ha coinciso con un momento storico molto difficile, con la pandemia ad ostacolare il pieno svolgimento di tutte le nostre idee. Siamo certi, comunque, che la prima edizione verrà ricordata come un successo della Pallamano Romagna, sia per l’intuizione che per la realizzazione del Cre. Il prossimo anno saremo pronti a goderci un “Ciò che Cre!” ancora più divertente e da non perdere”.