Confermato il licenziamento per la “Talpa” all’interno del comune di Ravenna. Il geometra ravennate indagato, secondo il giudice del Lavoro “nel tentativo di screditarli ha fornito a un terzo, in contatto con un gruppo consiliare di minoranza”, ovvero la lista civica della Pigna, “una notevole mole di documentazione interna arrivando a dare consigli sulla linea politica”.

Il caso – che come riporta il Resto del Carlino era stato battezzato ‘Talpagate’ – era venuto a galla all’indomani del parere negativo di Arpae a un progetto di edilizia scolastica.

L’indagine interna aveva portato a individuare un geometra dell’ufficio Edilizia il quale si sarebbe servito delle credenziali della moglie, pure lei dipendente comunale. Il caso era poi confluito in una inchiesta penale.

Il geometra aveva chiesto di essere reintegrato, ma il giudice del Lavoro Dario Bernardi ha sottolineato che gli accessi abusivi al sistema informatico erano risultati numerosi e di sera, ma soprattutto indirizzati verso documenti “estranei all’attività lavorativa della moglie” del geometra, la quale a sua volta aveva rischiato il posto.

Tra le altre cose, il giudice ha elencato diversi messaggi acquisiti dall’indagine penale e scambiati tra il geometra e l’uomo “in contatto con un gruppo di minoranza”.

Cosi confermato il licenziamento.

Sul fronte penale invece, per il fascicolo con sei indagati a inizio anno la Procura ravennate aveva chiesto l’archiviazione.