“Ravenna Coraggiosa esprime il proprio apprezzamento per i dati forniti dallo Studio Tagliacarne e pubblicati dagli organi di informazione in merito alla classifica sugli impianti fotovoltaici nei Comuni capoluogo italiani al 2023, che collocano Ravenna al secondo posto sia per il numero di impianti installati (3.790), sia per il rapporto del numero di impianti ogni 1.000 abitanti (24), sia per i kwh prodotti ogni 1.000 abitanti (871,23). Dati che evidenziano la sensibilità ambientale di cittadini e imprese di Ravenna ma anche la crescente convenienza delle energie rinnovabili e del fotovoltaico, in particolare rispetto alle fonti fossili tradizionali.

Sono segnali importanti che incoraggiano la possibilità di compiere a Ravenna e in Italia (dove ci sono importanti città come Milano, Torino, Genova, Firenze e Napoli in grave ritardo )  un vero balzo in avanti da qui al 2030 quando,  per gli obiettivi europei,  dovremo ridurre di almeno il 55% la CO2 emessa in atmosfera rispetto al 1990 e coprire il 32% dei consumi energetici complessivi da fonti rinnovabili.

Proprio in vista di questi obiettivi, indispensabili per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici in atto e mantenere l’ aumento della temperatura entro 1,5°, Ravenna dovrà utilizzare al meglio la nuova opportunità delle Comunità Energetiche Rinnovabili e degli incentivi per la riqualificazione degli edifici e moltiplicare l’ impegno per affrontare tre aspetti decisivi per il nostro contributo alla transizione ecologica.

In primo luogo a Ravenna c’è l’ esigenza di avviare una graduale riconversione del settore industriale ed energetico che oggi impiega grandi quantità di fonti fossili, gas e petrolio in particolare. A tal fine l’ auspicata realizzazione del Progetto Agnes (eolico, fotovoltaico galleggiante e idrogeno verde) può offrire condizioni del tutto nuove per uno sviluppo più moderno, sostenibile e in grado di produrre nuovo lavoro di qualità a partire dalla nostra area portuale-industriale.

In secondo luogo vi è l’ esigenza di affrontare seriamente il problema del settore dei trasporti che oggi consuma praticamente solo fonti fossili, spostando quote significative di mobilità verso il trasporto pubblico e la bicicletta e incentivando il necessario passaggio ai motori elettrici a “emissioni zero” sia per le auto che per il trasporto pubblico, superando le posizioni assai arretrate assunte dal Governo nazionale.

Infine deve rafforzarsi l’impegno degli Enti Pubblici per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, migliorandone l’ efficienza e impiegando energie rinnovabili e della pubblica illuminazione. Su questi aspetti ci sono già progetti e impegni finanziari importanti per i prossimi anni, che prevedono anche di impiegare  al meglio le risorse del PNRR. Riterremmo comunque auspicabile la definizione  di un piano di graduale riqualificazione complessiva entro il 2030. 

In tal modo Ravenna può dare un contributo decisivo per conciliare al meglio il suo importante ruolo nel settore energetico regionale e nazionale con l’esigenza ineludibile di affrontare tempestivamente le attuali sfide della sostenibilità ambientale e climatica.”