I Carabinieri della Compagnia di Cervia Milano Marittima, con il supporto operativo di personale delle Compagnie di Napoli Stella e Marano di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Ravenna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti, rispettivamente classe 1978 e 1992, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata in concorso, porto di armi e possesso di distintivi contraffatti.

Il provvedimento restrittivo trae origine da una complessa attività d’indagine condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cervia Milano Marittima, avviata a seguito di una rapina a mano armata consumata nel mese di maggio scorso a Cervia, ai danni di un imprenditore, al quale erano stati sottratti un orologio Rolex del valore di circa 40.000 euro e la somma di 2.000 euro in contanti.

I fatti si sono verificati nella tarda serata, quando la vittima, titolare di una concessionaria di auto di lusso, stava rientrando da una cena in compagnia di un soggetto che si era presentato come intermediario di una concessionaria napoletana, giunto a Cervia per finalizzare l’acquisto di un’autovettura. Mentre viaggiavano a bordo dell’auto oggetto della trattativa, i due venivano seguiti da un altro veicolo che, una volta giunti in una zona isolata e scarsamente illuminata nei pressi delle saline di Cervia, intimava loro l’alt mediante l’utilizzo di lampeggianti e paletta segnaletica, simulando un controllo di polizia.

Dall’auto, apparentemente riconducibile alle forze dell’ordine, scendevano invece due uomini che, sotto la minaccia di un’arma da fuoco, si impossessavano dell’orologio e del denaro contante della vittima, per poi dileguarsi, lasciando i due malcapitati in strada, privi anche delle chiavi del veicolo.

Le indagini, avviate nell’immediatezza, hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e di individuare il presunto autore materiale della rapina, nonché uno dei complici, identificato nel soggetto che, fingendosi intermediario commerciale, avrebbe organizzato l’incontro e condotto la vittima nel luogo prescelto per la commissione del reato.

Alla luce degli elementi raccolti, uno dei due indagati è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, mentre sono tuttora in corso le ricerche per la cattura del complice. Entrambi dovranno rispondere dei reati contestati dall’Autorità Giudiziaria.