“Il Popolo della Famiglia entra nel merito della situazione della sanità pubblica, con un occhio di riguardo a quanto accade a Ravenna. Negli ultimi anni sono stati tanti gli episodi passati alle cronache per la scarsa efficienza del pronto soccorso. I milioni di euro investiti non risolvono mancanza di medici e liste di attesa lunghissime.
Mirko De Carli, candidato per la lista “Libertà” al Parlamento Europeo nella circoscrizione Nord Orientale e Consigliere Nazionale del Popolo della Famiglia, commenta: “A fronte dei continui lavori per la realizzazione del nuovo pronto soccorso e della creazione del Cau, i cittadini ravennati lamentano purtroppo ancora disagi.
Dalla mancanza di medici, che rendono le degenze al pronto soccorso interminabili, a liste di attesa per visite specialistiche lunghissime.
A fronte di investimenti milionari, i risultati stentano ad arrivare. Chi può permetterselo, sceglie la via della sanità privata.
Quello che manca è una visione di largo respiro ed in questo senso il Governo Meloni non deve farsi scappare l’opportunità di dare avvio ad una serie di riforme, tra cui l’assunzione di nuovo personale medico, ormai indirizzato verso il provato anch’esso, nelle strutture pubbliche.”
Alessandro Vitali, dirigente comunale del Popolo della Famiglia a Faenza e segretario regionale del movimento giovanile del PDF, prosegue: “La coesistenza di pronto soccorso, Cau e centro di continuità assistenziale crea una grossa confusione tra i cittadini.
Confusione peggiorata dalla situazione dei medici di base, oramai merce sempre più rara, che devono gestire centinaia e centinata di pazienti.
La scarsità di organico della sanità pubblica è davvero preoccupante; la pandemia anziché aver dato una mano a capire cosa andava risolto, ha di fatto messo ancora più in ginocchio una realtà assai fragile. Maggiori assunzioni ed investimenti mirati e non di facciata sono le condizioni per una sanità pubblica più efficiente.”