È previsto un nuovo confronto in consiglio comunale sui pini di viale Romagna a Lido di Savio. Il gruppo di cittadini, che in questi anni si è schierato contro gli abbattimenti, ha già annunciato un presidio durante l’assemblea pubblica.
In consiglio comunale verrà discusso il question time del capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi: “Scarico di responsabilità tra il tecnico che ha dichiarato a rischio di crollo i pini abbattuti a Lido d Savio e il Comune di Ravenna suo committente”.

“Sono infatti emersi nuovi fatti che rendono ancor più inquietante il modo con cui si è pensato di procedere a bulldozer, abbattendone 10 il 17 giugno, con l’intenzione non nascosta di farlo su altri 39” spiega Ancisi.
“Occorre risalire al 5 febbraio, 5 marzo e 10 aprile di quest’anno, quando, cinque alla volta, affidate dal Comune all’agronomo Giovanni Morelli, si sono svolte le prove di trazione su 15 pini, che, svoltesi definendo l’azione del vento con parametri impropri, come il Comitato dei cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e di Ravenna” ha denunciato, ne hanno malamente “giustificato” l’abbattimento di 10 e rinviato quello degli altri 5”

L’interrogazione di Ancisi è basata su alcune dichiarazioni che avrebbe rilasciato l’agronomo Morelli, tecnico incaricato dal Comune di Ravenna per valutare lo stato degli alberi. Morelli, secondo il question time presentato da Ancisi, avrebbe dichiarato che questi alberi “Sono diventati a rischio crollo perché affetti da ‘deficienze di ancoraggio ragionevolmente legate all’allontanamento delle pavimentazioni con i quali i pini avevano lungamente convissuto’ “.

“Questi interventi sono stati compiuti dal Comune nei giorni immediatamente precedenti le prove di trazione, quando, prima di testare gli alberi, è stata rimossa tutta la loro pavimentazione circostante mediante martello idraulico e benna” spiega il capogruppo di Lista per Ravenna.

“Al termine delle prove di trazione, per completare l’opera, la pavimentazione rimossa è stata ripristinata con una gettata di asfalto bollente che ha sigillato i pini fino al colletto” .

“In poche parole, secondo Morelli, i pini sarebbero diventati a rischio di crollo grazie a questi lavori artificiosi. Va aggiunto, peraltro, che essi sono stati eseguiti violando totalmente le norme imposte dal capitolato d’appalto del progetto sul Parco Marittimo” riporta Ancisi.

“Il tecnico Morelli sembra chiaramente deviare le responsabilità sull’abbattimento già eseguito dei 10 pini, che potrebbe colpire anche i 39 restanti, dalle prove di trazione da lui certificate, giudicate fasulle dalle perizie autorevolissime prodotte dal Comitato dei cittadini, ai lavori con cui il Comune ha tolto agli alberi la loro pavimentazione, detto e non concesso, in ogni caso, che l’ancoraggio degli alberi ne sia stato effettivamente compromesso. Tutti i tecnici interpellati attestano comunque che le prove di trazione sugli alberi si effettuano nelle condizioni in cui sono fino a quel momento vissuti, non certo dopo averne manomesso il sito di impianto. Peraltro le cose si complicherebbero oltremodo qualora Morelli ne fosse stato consapevole, o addirittura partecipe, e il Comune (ma anche altri) lo dimostrasse”.

RAPPORTI NON SOLIDALI TRA TECNICO E COMUNE

Secondo Ancsi, ormai, i rapporti fra agronomo e amministrazione comunale sarebbero compromessi: “In attesa che si scoprano, da tutte le parti in causa, nuove carte, i rapporti tutt’altro che solidali tra Morelli e Comune, di cui si hanno notizie da varie parti, spingono i cittadini, convinti di aver messo il dito in più di una piaga, a non demordere.
Qualcosa si saprà dal botta e risposta, sia pure ristretto ai complessivi otto minuti regolamentari, che si avrà in Consiglio”.

Per il 5 agosto stesso, il Comitato “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” organizza un nuovo presidio a Ravenna, in piazza dal Popolo, a partire dalle 14.00, trasferendosi in Consiglio comunale alle ore 15.15