“In questi giorni abbiamo letto con piacere le dichiarazioni del sindaco di Lugo Ranalli che lucidamente poneva il tema delle decostruzione dei nostri territori come elemento cardine per limitare i danni da futuri alluvioni causate dall’emergenza climatica che viviamo.
È ormai lampante e chiaro a tutti che quelli che stiamo vivendo siano solo l’inizio di nuovi modelli climatici, di nuovi problemi che dovremo affrontare e ai quali dobbiamo sin da subito adattarci e proteggerci” scrive in una nota il coordinamento ravennate di Per il clima – Fuori dal Fossile, stupito dal dibattito, definito “surreale”, tenutosi l’otto giugno in commissione edilizia del comune di Ravenna, dove “senza colpo ferire e infarciti di parole svuotate del loro significato per il PD ravennate e la maggioranza che lo supporta. La commissione ha infatti dato il via ad altre cementificazioni, ben 66.000 mq di cemento da colare sulla nostra città in buona parte in prossimità dello scolo lama, uno di quei canali che più si sono dimostrati pericolosi per la città”.

Per il Clima – Fuori dal Fossile critica la maggioranza al governo: “Non è bastata l’esperienza di Fornace Zarattini, una landa di cemento ed asfalto che ha fatto fatica ad asciugarsi proprio a causa della sua impermeabilizzazione. Non è bastata l’esperienza di Conselice. Non sono bastate le paure per i nostri territori messi in forte pericolo da un evento straordinario se guardiamo al passato, ma che gli scienziati e la statistica ci dicono ormai sempre più frequente se guardiamo al futuro.
Ravenna rimane e continua ad essere la capitale dell’autodistruzione energetica, territoriale, culturale. Una politica che mira al suicidio ed alla industrializzazione del nostro territorio, una politica che investe in meri benefici immediati e nell’immediato.
A questo non possiamo che opporci con tutte le nostre forze, perché amiamo questo territorio e vorremmo continuare a vivere in questo pianeta. Evidentemente sentimenti non condivisi dalla maggioranza del consiglio comunale di Ravenna che probabilmente ha già acquisito la residenza sulla futura base lunare cinese.”