“Cosa ci potrebbe mai essere dietro la scellerata proposta di Maria Cristina Mazzavillani Muti, subito sostenuta dal Sindaco Michele de Pascale, di  spedire le ossa di Dante Alighieri a Firenze nel 2021?” s’interroga la lista civica La Pigna.

“A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina, recitava Giulio Andreotti. E sembra proprio essere questo uno dei casi. 

Succede, infatti, che una testata giornalistica nazionale molto vicina al Pd, decida di ripuntare i riflettori, a distanza di mesi, su una proposta avanzata dalla Signora Maria Cristina Mazzavillani Muti lo scorso maggio: mandare i resti del Sommo Poeta in pellegrinaggio a Firenze in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla sua morte” continua La Pigna. 

“Una proposta a dir poco scellerata che noi de La Pigna contestammo fin da subito, mentre il Sindaco de Pascale si dichiarava possibilista e affermava di aver già attivato i consulenti legali del Comune per valutarne le implicazioni. 

Sarà certamente un caso, ma c’è un fil rouge che collega la famiglia Muti con la città di Firenze e con il Pd. 

Un filo rosso che parte dal 9 novembre 2017, quando l’allora Segretario del Pd, il fiorentino Matteo Renzi, accompagnato dall’allora Ministro della Cultura Dario Franceschini si recavano, insieme al Sindaco Michele de Pascale, a cena presso la dimora ravennate dei Muti. 

Una cena privata che però, dato le cariche rivestite dai commensali, sapeva molto più di incontro politico che di evento conviviale. 

E sarà sempre un caso se il Maestro Muti, pochi mesi dopo, torna a Firenze per dirigere un concerto nell’ambito del Maggio Musicale  Fiorentino, dopo anni di assenza. 

Concerto organizzato proprio dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, di cui è Presidente Dario Nardella, Sindaco di  Firenze e grande amico di Matteo Renzi. Stessa scena il 28 maggio 2019, quando Riccardo Muti  ha diretto a Firenze il concerto dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini, della omonima Fondazione in cui figura proprio la Signora Muti, sempre nell’ambito del Maggio Fiorentino.

D’altra parte non sono certo un mistero i rapporti consolidati tra il Pd e la famiglia Muti: nel 2014 il figlio del Maestro annunciò che l’allora primo ministro Matteo Renzi aveva offerto al Direttore la candidatura a Presidente della Repubblica. Una cosina mica da poco. 

Ma per tornare alla scellerata proposta della Signora Muti riguardo i resti mortali del Sommo Poeta, va detto che il Sindaco di Firenze, Nardella, si é dichiarato entusiasta. Ovviamente.

Quindi la Signora Muti lancia una proposta che va in favore di Firenze e non certo di Ravenna, che viene subito accolta dal Sindaco toscano Nardella il quale, in qualità di Presidente della Fondazione Teatro  del Maggio Musicale Fiorentino é “datore di lavoro” del marito della Signora Muti, il Maestro per l’appunto. 

Insomma…un bel conflitto di interessi. 

Qualunque sia la genesi della boutade della Signora Muti, noi de La Pigna la riteniamo una proposta inaccettabile che, al di là delle motivazioni storiche contrarie alla stessa, rappresenterebbe anche un danno alla nostra città. 

Le ossa di Dante non sono una reliquia religiosa: non si possono portare in pellegrinaggio come se fossero i resti mortali di un Santo. Si é mai sentito che qualcuno abbia proposto di portare i resti di Garibaldi a Nizza?

O di traslare le ossa di Leonardoad Anchiano, suo paese natale?

Oggi de Pascale si dichiara contrario all’ipotesi dopo aver aperto alla stessa in un primo momento. Chissà che ora, tra una riunione del Pd e l’altra, non trovi il tempo di occuparsi dei tanti problemi della nostra città…finalmente” conclude la lista civica La Pigna.