L’Associazione Amici di Enzo, impegnata nell’aiuto allo studio con modalità innovative ed esperienziali, propone alla cittadinanza una serie di tre incontri sul tema della responsabilità educativa dal titolo “Il cuore acceso da un incontro”.

Il tema dell’educazione in un momento, come dice Papa Francesco, di un radicale “cambio d’epoca” è forse troppo spesso sottovalutato, presi come siamo solo dai problemi che sembrano mettere in discussione la nostra sicurezza, il nostro benessere, le nostre certezze e sulle quali troppo spesso ci dividiamo apparentemente senza speranza di ritrovare unità.

Gli Amici di Enzo, allora, con coraggio, non solo decidono di spostare l’attenzione, ma lo fanno con l’obiettivo di affermare lo stile dell’unità, della fratellanza, di quella che sempre Papa Francesco chiama “l’amicizia sociale”, non solo per fare il bene, ma per farlo insieme.

La responsabilità educativa, infatti, ci coinvolge tutti. È l’ultima possibilità che abbiamo di aiutare i nostri ragazzi a maturare la consapevolezza di come le sfide del futuro o diventano sfide collettive oppure il mondo dovrà rassegnarsi alle divisioni, alle guerre, alle disuguaglianze, alle ingiustizie.

“Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto”: in questa frase di Aristotele, che si trova in bella evidenza nella pagina del sito dell’Associazione (https://amicidienzo.com/) nella quale si racconta la sua attività, si trova il senso profondo di questa serie di incontri.

Ecco perché il cuore è al centro della sfida educativa, quel cuore acceso da un incontro e dal quale, grazie a quell’incontro, deve scaturire tutta quella forza necessaria, perché anche la mente guidi i nostri ragazzi nel compiere i passi giusti. La forza dell’amore, l’amore che vive, l’amore che rischia sull’esempio dell’indimenticato Enzo Piccinini.

Il primo incontro, che si svolgerà il prossimo 15 dicembre alle ore 19, presso il Grand Hotel Mattei, avrà come titolo “L’educazione è introduzione alla realtà”. Il protagonista del dialogo sarà Francesco Barberis, Dirigente Scolastico. Per entrare nel senso di questo dialogo si potrebbe partire dal finale de “Le città invisibili” di Italo Calvino, quando Marco Polo cerca di dissuadere il Kublai Kan dal pessimismo sulla realtà che li circonda: “…cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” Come dire che la vita non è e non sarà sempre facile per i nostri ragazzi che però devono imparare a riconoscersi anche nelle difficoltà, tirare fuori il meglio di sé e lottare.

Il secondo incontro si svolgerà l’8 marzo 2024, sempre alle ore 19, alla Sala Convegni del Centro Direzionale Portuale, e avrà come titolo: “Le condizioni dell’educazione: proposta, verifica e rischio della libertà” e vedrà come protagonista il docente universitario e teologo Pierluigi Banna. A partire dal rischio educativo che scaturisce dalla necessità per i nostri ragazzi di una introduzione totale nella realtà, occorre comunque tracciare una strada all’educazione, fissarne le condizioni che vanno costantemente verificate e alimentate, vivificate per scongiurare il rischio che la realtà non si faccia più riconoscere.

Il ciclo si concluderà il 17 maggio 2024, ancora al Grand Hotel Mattei alle ore 19, quando si rifletterà su come “Mettere il cuore in quel che si fa”, anzi, le testimonianze di Ida Tucci, Segretaria Generale della Fondazione Tadei e di Davide De Santis, Presidente del La mongolfiera ODV, ci racconteranno concretamente quanto cuore si può mettere nel fare le cose, in particolare nel promuovere la sfida educativa, soprattutto a favore delle persone più svantaggiate.

Un percorso di approfondimento che gli Amici di Enzo vogliono condividere con tutti coloro che sono disponibili a ribaltare la gerarchia delle priorità, così come oggi ci viene presentata non solo dai media, mettendo al primo posto il tema dell’educazione come vera e propria emergenza nazionale e condizione imprescindibile di un futuro di speranza.