Presentati i risultati delle analisi dei campioni d’acqua prelevati da volontari e volontarie di Goletta Verde sulle coste dell’Emilia-Romagna. Un solo punto su 11 campionati è oltre i limiti di legge-

Fra i punti campionati dai volontari e le volontarie di Goletta Verde lungo le coste dell’Emilia Romagna, otto sono foci di fiumi e torrenti e altri tre sono in mare. I prelievi delle acque, a cui sono seguite le analisi microbiologiche, sono stati effettuati tutti nella giornata del 19 luglio.  Dai risultati emersi un solo punto è stato giudicato “Inquinato” da Goletta Verde e si tratta della foce del fiume Rubicone tra i comuni di Gatteo e Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena.

Nel corso dell’incontro è stata fatta chiarezza anche sull’anomala situazione che si è venuta a creare la settimana scorsa quando i risultati delle analisi di Arpae sulla balneazione hanno fatto emergere parametri oltre i limiti di legge in 28 dei punti campionati dall’autorità competente con il conseguente divieto di balneazione per tante spiagge della costiera romagnola. Emergenza rientrata nel giro di pochi giorni a seguito delle nuove analisi,  da parte dell’agenzia, che di prassi si eseguono in questi casi e che hanno dato risultati entro i limiti di legge. Da precisare che i campionamenti svolti dagli attivisti e le attiviste di Goletta sono stati effettuati la settimana precedente a quelli svolti dell’Arpae e che quindi la fotografia scattata da Goletta Verde non è confrontabile con quanto successo nei giorni seguenti.

Quest’anno la Goletta Verde, insieme alla tutela della biodiversità, mette in evidenza la lotta alla crisi climatica, il rafforzamento del sistema delle aree protette e la promozione delle rinnovabili, a partire dall’eolico offshore. Partner principali della campagna il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, ANEV, Novamont e Renexia, partner AIPE e media partner La Nuova Ecologia.

Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde   

I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire ai dati ufficiali sulla balneabilità ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento, generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare.

Undici i punti campionati dai volontari e volontarie di Goletta Verde nella giornata del 19 luglio 2022, di cui otto foci e tre punti a mare. Un punto campionato rispettivamente in provincia di Ferrara e Forlì-Cesena, quattro punti nella provincia di Rimini e cinque in quella di Ravenna. Un solo punto è risultato inquinato al giudizio di Goletta Verde: si tratta della foce del fiume Rubicone a ridosso delle località di Gatteo a Mare e Savignano Mare, nei rispettivi comuni di Gatteo e Savignano sul Rubicone nella provincia di Forlì Cesena.
Gli altri dieci punti campionati risultati tutti entro i limiti di legge sono: spiaggia nord Canale di Porto Garibaldi a Comacchio (Ferrara); nel comune di Ravenna la foce sud canale di destra Reno, spiaggia nord Foce Lamone, Foce canale Ferrari e Foce fiumi Uniti; nel comune di Cervia la foce del fiume Savio; spiaggia a sud foce fiume Uso nel comune di Bellaria-Igea Marina; foce fiume Marecchia a Rimini; foce torrente Marano a Riccione e la foce del torrente Ventena a Cattolica.
Il campionamento e le analisi microbiologiche delle acque da parte di Goletta Verde si è concentrato alle foci dei fiumi per monitorare e individuare eventuali concentrazioni oltre i limiti di legge che potrebbero compromettere la qualità delle acque costiere. Negativo, invece, il giudizio di Goletta Verde per i comuni costieri in materia di informazione ai bagnanti: in nessuno degli undici punti campionati è stata rilevata la presenza della cartellonistica che indica la qualità delle acque, ormai obbligatoria per le legge da diversi anni.
“Goletta Verde da ben trentasei anni solca i mari italiani monitorando la qualità delle coste italiane e non intende sostituirsi alle agenzie regionali che svolgono questo compito. Il nostro scopo è quello di monitorare determinati punti che vengono campionati, analizzati e attenzionati nel tempo nel corso di tutte le edizioni e segnalare eventuali criticità – dichiara Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde. Rispetto agli anni passati è emerso un miglioramento e di fatto un solo punto è risultato inquinato. Vogliamo, però, esprimere il nostro disappunto e rammarico per la totale assenza di informazione ai bagnanti sulla qualità delle acque, obbligatoria per legge, nei punti che abbiamo osservato. Occorre uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni, così come sarà di fondamentale importanza investire nel migliore dei modi gli oltre 34 milioni di euro del PNRR in favore della Regione da destinare all’ammodernamento e efficientamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione”.

“Le polemiche dei giorni scorsi hanno creato giorni di caos in tutta l’Emilia Romagna, noi con Goletta Verde non vogliamo incrementare questa situazione ma come ogni anno siamo qui in difesa dei nostri mari e delle nostre coste – spiega Luca Girotti, vicepresidente Legambiente Emilia Romagna. La risorsa mare è di fondamentale importanza per il comparto turistico e per tutta l’economia dell’Emilia Romagna. Solo un punto è stato giudicato inquinato ed è, purtroppo, la foce del fiume Rubicone. Non dobbiamo abbassare la guardia, come le vicende della scorsa settimana ci hanno ancora una volta insegnato. Occorre sicuramente una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per migliorare tutta la rete fognaria ed efficientare gli impianti di depurazione e, allo stesso tempo, monitorare eventuali scarichi abusivi. Sollecitazione che non riguarda solo i comuni costieri ma che riguarda anche i territori dell’entroterra perché è da lì che iniziano i problemi per il nostro prezioso mare. Stesso discorso per le informazioni ai bagnanti, non si tratta di un capriccio ma di cartellonistica sulla qualità delle acque resa obbligatoria dalla legge già da diversi anni ma in ben undici punti visitati da Goletta Verde non è stata riscontrata nemmeno l’ombra. Continueremo la nostra azione insieme a Goletta Verde e terremo alta l’attenzione, l’obiettivo è avere un mare pulito lungo tutte le coste della regione”.

I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.