Si è tenuto venerdì 25 marzo 2022 l’incontro “Liberi di scegliere, la ‘ndragheta non si sceglie, si eredita” che ha visto la collaborazione del Comune di Faenza con l’Istituto Persolino Strocchi, organizzatore dell’incontro.

Centinaia gli studenti attivamente coinvolti che dall’interno delle proprie aule hanno ascoltato e interagito con i relatori:  il Dott. Roberto Di Bella, Presidente del tribunale dei minorenni di Catania e lo psicologo Enrico Interdonato da molti anni impegnati nella lotta al fenomeno mafioso e ispiratori dei protagonisti della fiction RAI “Liberi di Scegliere”, diretta da Giacomo Campiotti ed andata in onda per la prima volta il 22 gennaio 2019, da cui è stato tratto anche l’omonimo libro scritto da Di Bella e Monica Zapelli, sceneggiatrice del film.

L’evento, trasmesso in diretta streaming sul canale ufficiale dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina e moderato per tutta la sua durata dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Persolino Strocchi di Faenza, Daniele Gringeri, è stato seguito da un numeroso gruppo di studenti di diversi istituti scolastici del territorio, ma anche da alcune scuole calabresi e lombarde.

Dopo aver visionato la fiction e riflettuto sui contenuti con i propri docenti, gli studenti hanno formulato delle domande ai relatori inerenti la particolarità del loro lavoro, l’importanza della libertà di scelta per gli adolescenti e hanno espresso curiosità su alcune scene del film, impresse nella loro memoria e sul seguito degli eventi narrati.

Liberi di scegliere, infatti, non è solo il titolo dell’incontro-dibattito odierno, è il progetto con cui il Presidente Roberto di Bella ha utilizzato la legge per allontanare i figli della ‘ndrangheta da un destino da generazioni già segnato. “La mafia non si sceglie, si eredita” è questa una delle riflessioni più drammatiche e segnanti dell’intervento di Di Bella, il quale ha illustrato al pubblico studentesco che i numerosi adolescenti, fino ad ora allontanati dalle famiglie di origine, avrebbero inevitabilmente e involontariamente ereditato un’esistenza a stampo mafioso e malavitoso. Il progetto Liberi di scegliere, quindi, affiancando il minore ad un contesto sano e lontano dalla regione di origine, si propone di rieducare l’adolescente offrendo una libertà di scelta, tutelandolo dall’illegalità, offrendogli la possibilità di ricominciare una nuova vita. Negli anni, ha raccontato Di Bella, molte famiglie si sono rivolte a lui cercando un appoggio nel fuggire dal destino cui figli e madri erano stati condannati, per cui il progetto si è ampliato anche ad un nucleo familiare più esteso.

L’evento odierno ha accompagnato i tanti studenti connessi da tutta Italia verso un’educazione alla legalità nutrita di nuove consapevolezze, perché “l’indifferenza si combatte in tanti modi”, ha osservato il sindaco di Faenza Massimo Isola, “e questa storia si deve dire, grazie per averci donato questo tempo per discutere”.

Un sentito ringraziamento è quindi rivolto all’Istituto Professionale Persolino Strocchi di Faenza, organizzatore dell’evento, al Dirigente Scolastico Daniele Gringeri moderatore dell’incontro, agli ospiti Roberto Di Bella ed Enrico Interdonato che hanno riportato agli studenti le testimonianze delle loro esperienze di vita, al Comune di Faenza ed alle comunità scolastiche che hanno preso parte al dibattito nella mattinata di venerdì 25 marzo 2022.