Prende il via, infatti, su invito dell’Autoroutes du Maroc, un sopralluogo operativo lungo le tratte autostradali marocchine, in particolare sulla tratta che da Fes arriva al confine algerino.

“Siamo onorati di questo invito – ha detto Valerio Molinari, fondatore del CCSC e azionista di Ecogest – che ci pone all’avanguardia anche nell’area del Nord Africa in materia di innovazione e prevenzione degli effetti del cambiamento climatico sulle infrastrutture di trasporto. Ancora una volta le Autoroutes du Maroc si caratterizzano come una delle realtà più attente alle innovazioni, ma anche allo studio del cambiamento climatico e dei suoi effetti, in un’area particolarmente sottoposta a condizioni di stress metereologico intenso negli ultimi anni”.

Lo studio consisterà nella valutazione degli effetti del cambiamento climatico attraverso l’utilizzo di tecniche naturalistiche avanzate, verrà analizzata un’area attraverso il software Kassandra al fine di individuare eventuali criticità relative all’indice di resilienza rispetto agli effetti del cambiamento climatico e verranno infine proposte soluzioni innovative in materia di monitoraggio dei luoghi.

Promosso da Greenway Group, in collaborazione con Ecogest, il Centro Studi Cambiamenti Climatici è il primo centro studi nazionale per la valutazione degli effetti del cambiamento climatico sulle infrastrutture legate al sistema intermodale dei trasporti e sulla loro manutenzione.

Secondo il CCSS, da un’analisi condotta sul territorio del Mediterraneo c’è il rischio, da qui al 2050, di subire danni per 2 miliardi nelle infrastrutture di trasporto, poiché i cambiamenti climatici stanno modificando l’intensità e la frequenza degli eventi meteorologici estremi. “Molti dei problemi infrastrutturali che stiamo riscontrando nel nostro Paese, infatti, – ha concluso Molinari – sono legati a progetti che si basano su normative che non tengono conto degli effetti rapidi dei cambiamenti climatici, che spesso danneggiano il manto stradale, causano danni a ponti e viadotti e producono danni strutturali”.