“Nella giornata di mercoledì 24 gennaio è in programma uno sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico locale indetto dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato.

La fascia oraria in cui non sarà garantito il normale servizio di tpl, compreso il servizio traghetto a Ravenna, va dalle 17:00 alle 21:00.”, cosi la nota di Start Romagna, che si scusa con l’utenza per i possibili disagi che potrebbero verificarsi.

Mentre il sindacato, che nella nostra provincia ha l’adesione di circa del 10,23% in una nota spiega le ragioni dello sciopero: “Le lavoratrici e lavoratori del settore sono una categoria aggredita dalle continue privatizzazioni, appalti, sub appalti e sub affidamenti, con salari d’ingresso sotto le 7 euro l’ora e spesso senza riconoscimento dei salari di secondo livello, con sempre minori investimenti in materia di sicurezza del lavoro e del servizio, con turni di lavoro massacranti che producono la fuga da questo mestiere e  carenza cronica di personale.

L’unico modo che questo Governo individua per intervenire è quello di disarmare la categoria dell’unico vero strumento, lo sciopero, di cui dispongono i lavoratori per far valere i propri diritti favorendo la decennale complicità tra le Associazioni Datoriali di categoria con quelle organizzazioni sindacali pronte a firmare rinnovi contrattuali basati insistentemente sull’abbassamento del costo del lavoro.

L’Unione Sindacale di Base chiama tutte e tutti a difesa dell’idea del servizio pubblico di linea e non di linea contro la politica di disinvestimento da parte delle istituzioni, la corsa a svendere la gestione dei servizi pubblici essenziali a privati e multinazionali: rivendichiamo una piattaforma contrattuale che esige aumenti salariali adeguati, orari di lavoro umani, giusti livelli di sicurezza per i lavoratori e per l’utenza.

In Piazza saranno anche i Lavoratori dei trasporti della città di Bologna: appuntamento nella giornata di sciopero, mercoledì 24 gennaio, alle ore 11.30 sotto la Prefettura in piazza Roosevelt. Una piazza che rilancerà tutto il malcontento e l’oggettivo disagio del personale che sta vivendo la contraddizione di dover garantire al meglio un servizio pubblico in una condizione di crescente difficoltà. Dopo mesi di annunci e di incontri su come preparare l’introduzione della Città 30, tutti i nodi fin dall’inizio evidenziati e mai chiariti sono venuti al pettine.” -scrive USB Lavoro Privato – settore TPL.