Coprob, l’unico produttore cooperativo di zucchero a filiera tutta italiana, ha rilanciato sul territorio una coltura ‘storica’ come la barbabietola da zucchero e ora, sempre attraverso l’esperienza e la professionalità degli agricoltori locali, punta a crescere ulteriormente offrendo nuove opportunità di sviluppo ai coltivatori.

Forte di un marchio come ‘Italia Zuccheri’, riconosciuto ormai come garanzia di qualità e italianità sia da industrie che dal consumatore finale, e alla luce  dell’apprezzamento crescente da parte di un mercato che vede aumentare parallelamente la richiesta di zucchero 100% Made in Italy e l’attenzione alla sostenibilità e all’etica, Coprob sta investendo in nuove tecnologie, ricerca, marketing e sviluppo per consolidare ulteriormente la bieticoltura emiliano-romagnola.

Un processo-progetto di crescita, questo, che pone al centro il bieticoltore e che con la nuova PAC è pronto ad accelerare ulteriormente.

Per conoscere meglio le opportunità offerte dalla coltura nel 2023 ed approfondire le tematiche tecnico-operative, di prezzo e di prospettiva, alla luce in particolare della nuova Politica Agricola Comune 2023-2027, Coldiretti Ravenna ha organizzato in sinergia con Coprob, presso la sede Agrisol di Bagnacavallo, un incontro aperto a tutti gli Associati interessati.

In apertura Luigi Maccaferri, Consigliere Coprob/Italia Zuccheri, ha presentato il nuovo piano di filiera che punta alla crescita in questa campagna saccarifera 2023 partendo da una costante: prezzi semplificati e certi per i produttori. Tradotto in euro, la cooperativa assicura 48 euro/tonnellata (con una polarizzazione a 16°) cui va poi aggiunto il premio accoppiato della Pac (circa 700 euro/ettaro pari a 12 euro la tonnellata) arrivando quindi a 60 euro per la bietola convenzionale che diventano 90 per la biologica. Si tratta di un prezzo garantito, che non può scendere ma solo aumentare se la qualità è maggiore.

E proprio sul fronte della qualità e produttività della bietola, negli anni, ha rimarcato Maccaferri, si sono fatti passi da gigante attraverso la ricerca genetica, le tecniche produttive e di precision farming, l’irrigazione intelligente. “Ciò – gli ha fatto eco Domenico Calderoni, consigliere Coprob e Presidente Coldiretti Bassa Romagna – ha consentito, anche nel nostro territorio, di sviluppare una bieticoltura specializzata, quella che oggi è lo stesso mercato a premiare, una coltura che oltre a garantire redditualità, rappresenta una grande opportunità per la produttività dei nostri terreni in rotazione con i cereali”.

A tracciare poi gli orizzonti di sviluppo della bieticoltura ci ha pensato il direttore agricolo di Coprob, Massimo Cenacchi: “E’ opportuno inserire il nostro progetto in un contesto caratterizzato da una nuova Pac che andrà a premiare proprio queste tipologie colturali e da una volatilità sempre più importante dei mercati. È allora evidente che la barbabietola diventa una risorsa sia per via di un prezzo garantito già alla semina, per la sua ottima produttività e per le opportunità di rotazione e diversificazione delle produzioni che assicura”.

Chiusura affidata al Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte: “Quello delle zucchero 100% Made in Italy e quindi il ritrovato interesse per la bieticoltura non è un ritorno al passato – ha detto – ma una richiesta da parte di un mercato che preferisce acquistare un prodotto nazionale, sicuro e sostenibile, anziché comprarlo da Paesi che sfruttano la manodopera o utilizzano prodotti chimici nocivi e proibiti in Italia. È evidente, quindi, che il grande lavoro fatto da Coldiretti e Coprob per costruire una forte filiera tricolore dello zucchero non solo sta dando risultati concreti, ma ora apre nuove prospettive reddituali e di sviluppo per l’intera agricoltura ravennate. Ecco, allora – ha concluso –  che gli uffici di Coldiretti Ravenna sono a disposizione di tutti gli Associati e gli interessati al fine di fornire informazioni puntuali sulle opportunità offerte dalla bieticoltura 4.0”.