Di fronte al complesso quadro geopolitico attuale e alle incertezze globali le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna si presentano sempre più solide e continuano a essere un punto di riferimento affidabile per il territorio, le famiglie e le imprese. A dimostrarlo sono i dati positivi emersi dal bilancio semestrale del Credito Cooperativo regionale: +2,27% gli impieghi alla clientela (mutui, prestiti, finanziamenti a famiglie e imprese con ricadute positive sul territorio regionale), oltre 5.500 soci in più, un maggior numero di sportelli sul territorio (per un totale di 353, +11 rispetto a giugno 2021) e un utile netto di oltre 107 milioni di euro, in crescita di oltre il 29% dall’inizio dell’anno.

“I numeri del bilancio semestrale tracciano un quadro indubbiamente positivo e delineano un sistema del credito cooperativo regionale solido e affidabile – commenta il presidente della Federazione BCC Emilia-Romagna, Mauro Fabbretti –. Il preoccupante scenario globale, tuttavia, impone grande cautela: nel primo semestre dell’anno il caro-energia e l’impennata dei prezzi al consumo hanno messo in seria difficoltà privati e aziende, come dimostra la lieve contrazione sul fronte della raccolta diretta, e i prossimi mesi autunnali e invernali si delineano come ancora più complessi. In questo quadro, le nostre nove BCC presenti in tutta l’Emilia-Romagna, spesso come unica presenza bancaria nei comuni più piccoli, sono pronte a dare risposte concrete a comunità, famiglie e imprese sia nella difficile congiuntura attuale che in caso di un repentino peggioramento dello scenario globale”.

I numeri del bilancio semestrale

Analizzando nel dettaglio gli indicatori del bilancio semestrale, si evidenziano alcuni dati rilevanti: quella delle BCC dell’Emilia-Romagna è una crescita costante e ben radicata sul territorio. Gli impieghi alla clientela, cioè il credito concesso a privati e imprese, è cresciuto negli ultimi dodici mesi del 2,27%, passando da 12.851 milioni di euro a 13.143 milioni, questo nonostante la lieve flessione della raccolta diretta (i depositi della clientela) che, nei primi sei mesi dell’anno, ha registrato una contrazione dell’1,41% dopo l’impennata registrata fino al 31/12, attestandosi a 16.537 milioni di euro. Due dati che, se visti nell’insieme, portando il rapporto impieghi/depositi al 79,48% a dimostrazione di come le BCC dell’Emilia-Romagna proseguano tenacemente nella mission di reinvestire sulle proprie comunità.

Comunità che sanno di poter contare su una presenza capillare e in espansione sul territorio: sono 353 gli sportelli attivi al 30 giugno 2022, 11 in più dell’anno precedente (+3,22%) presidiati da 2.839 dipendenti, 129 in più negli ultimi 12 mesi (+4,76%) (rispetto a giugno 2021) che gestiscono e tutelano il risparmio e il credito di 142.727 soci, 5.591 in più rispetto a giugno 2021 (+4,08).

Un sistema solido e in salute, quindi, che al 30 giugno 2022, vede le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna raggiungere un utile netto di 107,1 milioni di euro, in aumento del 29,34% dall’inizio dell’anno (+31,4 milioni): “L’andamento semestrale ci rende orgogliosi di quanto fatto per il territorio e per le comunità da parte delle BCC dell’Emilia-Romagna – commenta Fabbretti –i prossimi mesi ci porranno di fronte sfide inedite, in una situazione resa complessa dai colpi di coda della pandemia e dagli effetti su tutto il Paese della guerra fra Russia e Ucraina, a partire dal caro-energia che influisce ogni giorno di più sulla produzione e sui consumi. Le BCC hanno però radici profonde – conclude Fabbretti – e sono pronte a sostenere i propri soci anche nei momenti difficili che ci attendono nel prossimo futuro”.