“Ieri, domenica 17 agosto, alle 9:41, la signora M.C., rappresentando significativamente le decine di migliaia di turisti che popolano Lido Adriano d’estate, ha scritto al sindaco di Ravenna, con una PEC, la “segnalazione di degrado e problematiche ambientali a Lido Adriano” che ora sintetizzo:

“Le scrivo per portare alla Sua attenzione la situazione di degrado che purtroppo caratterizza Lido Adriano durante l’estate 2025. In passato – dagli anni ’70 fino a pochi anni fa – era possibile passeggiare la sera senza percepire odori sgradevoli. Oggi, invece, Lido Adriano sembra trasformato in una discarica a cielo aperto, con spazzatura che fuoriesce ovunque. I bidoni per la raccolta non sono accessibili a tutti: i turisti non dispongono delle chiavi necessarie e ciò contribuisce al problema. Ancora più grave è la questione delle zanzare: quest’estate si registrano vere e proprie ‘nuvole’ di insetti aggressivi, attivi a tutte le ore del giorno e della notte. In un anno in cui il virus West Nile è diffuso, questa mancanza appare inaccettabile e pericolosa per la salute pubblica. Segnalo anche disturbi alla quiete pubblica dovuti alla raccolta dei rifiuti nelle ore notturne, in particolare intorno alle ore 4 in Piazza Vivaldi, con rumori che superano la soglia consentita e svegliano i residenti. A ciò si somma l’inciviltà di alcune attività commerciali  che smaltiscono vetro nei contenitori dopo l’una di notte, senza alcun rispetto per il riposo altrui. Tali episodi, protratti da anni, contribuiscono al progressivo abbandono delle località balneari da parte dei visitatori, che preferiscono evitare vacanze disturbate e ambienti trascurati. Confido che l’Amministrazione comunale voglia intervenire con urgenza. Ritengo che le risorse derivanti dalle imposte debbano essere reinvestite prioritariamente in questi servizi essenziali, per il bene della comunità e per il futuro turistico di Lido Adriano”.

Volendo porgere al sindaco un modesto contributo per la Sua risposta, lo limito ai due maggiori scadimenti ambientali lamentati nella segnalazione.

La soluzione organica ai disagi ambientali procurati dalla raccolta differenziata porta a porta nelle aree urbane, che ho presentato pubblicamente fin dal 21 marzo scorso, si riassume nel ritorno alla raccolta stradale meccanizzata generalizzata presso le già esistenti Isole Ecologiche di Base, eventualmente incrementate. Tuttavia, per garantire la possibilità di conferire i propri rifiuti indifferenziati anche a turisti e utenti esentati dal pagamento della Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) non essendo possessori di immobili nel comune di Ravenna, proposi e propongo di abilitare, previa registrazione univoca, il loro smartphone iOS o Android alla funzione di apertura dei cassonetti per un numero di volte limitato e irripetibile.

Solamente da pochi giorni l’amministrazione comunale si è accorta che la pioggia copiosa caduta il 28 luglio ha provocato un “allarme zanzare” su tutta la costa ravennate, imponendo ovunque, dove materialmente possibile, trattamenti piretroidi, che uccidono per via naturale le zanzare adulte, “attivati solo nel caso in cui la situazione diventi critica”. Certo non all’interno di pinete, valli e pialasse, ma qui si parla dei siti turistici urbanizzati, e comunque Lido Adriano è distaccata da queste aree protette. L’affermazione del Comune che le “ottime capacità di volo” delle zanzare possono, “spinte dai venti, raggiungere località distanti anche 10/12 chilometri dai quartieri di nascita”, non pare peraltro che sia stata giustificata da alcun evento monsonico. Occorre quindi proseguire intensamente con gli interventi adulticidi, recuperando il ritardo con cui sono stati avviati, finché la situazione non si sarà normalizzata. Siccome però, dice ancora il Comune, “la pioggia ha creato la condizione ideale per far proliferare gli insetti” e “ci vuole una decina di giorni per far schiudere le larve deposte sul pelo dell’acqua dove questa è stagnante”, bisognerà, in futuro, predisporre in anticipo una campagna di trattamenti piretroidi che anticipi l’esplosione di qualunque nuovo  “allarme zanzare”.

Interrogo perciò il sindaco su quanto esposto, per conoscerne le valutazioni e le intenzioni.”